Agevolata nel proprio compito dalla superiorità numerica, scaturita in chiusura di primo tempo dall’espulsione di Mazzocchitti, la matricola Nuova Florida fa l’ennesima vittima illustre, si toglie la soddisfazione di mettere al tappeto l’ambiziosa Città di Fiumicino (2-1) e, a riprova di una solida compattezza tra i reparti, si conferma una delle compagini più regolari del raggruppamento. La formazione ardeatina, al decimo risultato utile consecutivo, ha spostato per la seconda giornata consecutiva allo scadere l’ago della bilancia dalla propria parte. Dopo aver piegato in extremis la resistenza della Compagnia Portuale, i biancorossi questa volta sono riusciti proprio al novantesimo ad avere ragione di una delle principali favorite alla vittoria del campionato. Ad indossare le vesti di match-winner è stato il centrocampista Spartaco Borshi, il quale ha trasformato, con una splendida conclusione a girare, un calcio di punizione dal limite dell’area e, in virtù di tale prodezza balistica, ha permesso alla sua squadra di confermarsi al sesto posto in classifica a pari merito con i cugini del Cedial Lido dei Pini. Il binomio Ciciani-Marinelli, questa volta, decide di puntare sul 4-2-3-1 con il tridente formato da Beraldin, Piccini e Bergamo in supporto di Natoli, chiamato ancora una volta a spaziare su tutto il fronte offensivo. La formazione aeroportuale, nel massimo rispetto del credo calcistico di mister Scudieri, risponde con un 4-3-3 e si affida principalmente a capitan Di Fiandra per finalizzare la manovra d’attacco. Dopo una prima fase di studio, la Città di Fiumicino alza gradualmente il ritmo, si fa apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco e crea più di un grattacapo agli ardeatini. A portare il primo pericolo alla retroguardia biancorossa è il bomber Di Fiandra, il quale addomestica alla perfezione un lungo lancio dalle retrovie, ma al momento della conclusione si vede contrastare da Esposito, bravo nella circostanza a sbrogliare una situazione piuttosto delicata. Poco più tardi, la Nuova Florida replica agli aeroportuali con una rapida ripartenza. Il generoso Borshi, dal cerchio di centrocampo, serve in profondità Natoli, il quale elude la trappola del fuorigioco attuata dagli avversari, salta nello stretto due difensori, ma pecca di cinismo al momento della conclusione in porta. Il numero uno tirrenico, Luca Pani, con un’ottima scelta di tempo, si oppone alla conclusione del prolifico bomber e lascia il punteggio in perfetta parità. Nei minuti seguenti, la Città di Fiumicino si fa apprezzare per un perfetto sincronismo nei movimenti tra tutti gli effettivi, mostra i muscoli nella zona mediana del campo e sfiora la marcatura con Bufalini e Mazzocchitti. Il primo non centra di poco il bersaglio grosso dal limite dell’area, mentre il secondo prova la conclusione dal lato corto dell’area, a seguito di un tiro dalla bandierina, ma Cojocaru, facendo leva su un perfetto piazzamento, alza la sfera sopra la traversa. A riprova di un maggior predominio territoriale, la terza forza del girone sblocca il punteggio su calcio di rigore decretato dall’arbitro per un fallo di mano commesso in piena area da Esposito. Sul dischetto, come al solito, si presenta lo specialista Di Fiandra, il quale spiazza in tutta tranquillità Cojocaru e indirizza il match nei binari più congeniali per la sua squadra. Sulle ali dell’entusiasmo, la formazione allenata da Scudieri continua a pigiare a fondo il pedale dell’acceleratore e sfiora il raddoppio sempre con Di Fiandra, il quale vince un contrasto con Marro, prende la mira e con un’esecuzione di collo pieno indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali, ma Cojocaru si guadagna anche in questo caso il proprio gettone di presenza, si esibisce in uno splendido intervento plastico ed evita una rete che ai più appariva fatta. Poco prima dell’intervallo, tutto sommato, si registra uno degli episodi decisivi del match: Mazzocchitti commette un evitabile fallo a centrocampo ai danni di Grossi, rimedia il secondo cartellino giallo e costringe i suoi compagni a giocare tutta la ripresa in inferiorità numerica. Al rientro in campo dagli spogliatoi, non avendo in pratica alternative, la Nuova Florida tira fuori il carattere, si rimbocca con umiltà le maniche e mette subito in chiaro le sue intenzioni di non voler interrompere la striscia positiva. I biancorossi si spingono a testa bassa in avanti e vanno due volte alla conclusione, nel giro di pochi minuti, con il grintoso Beraldin. L’esterno ardeatino prima costringe Pani alla deviazione in corner, poi non centra di poco lo specchio della porta. I ragazzi allenati dal binomio Ciciani-Marinelli, animati da una grande voglia di rivalsa, alzano gradualmente il ritmo, costringono gli avversari ad abbassare il baricentro e sfiorano il pareggio con una bella azione lineare. L’ottimo Grossi, autore anche in questo caso di una prova individuale ai limiti della perfezione, scodella al centro dell’area, dalla sua zona di competenza, un pallone con il contagiri per la testa di Natoli. L’attaccante biancorosso svetta più alto di tutti e, con un perentorio colpo di testa, lambisce l’incrocio dei pali più lontano. Poco più tardi, la Città di Fiumicino, pur giocando in dieci contro undici, ha la possibilità di rialzare le proprie percentuali di vittoria con Parini, il quale si presenta minaccioso in area, ma trova nell’estremo difensore Cojocaru un baluardo insuperabile. Scampato il pericolo, la Nuova Florida riprende a macinare gioco e, a metà frazione, perviene al pareggio su palla inattiva. L’esperto Cerolini crossa al centro dell’area una punizione dall’out di destra, il bomber Piccini fa valere la sua prestanza fisica, vince nettamente il duello con il suo diretto marcatore e, con una torsione degna dei migliori attaccanti della massima serie nazionale, incastra il pallone sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Pani. Tale marcatura carica sotto il profilo emotivo, Marro e compagni, i quali continuano a spingersi in avanti con regolarità e costringono i quotati avversari e replicare più che altro con velleitarie ripartenze. A conferma di una schiacciante supremazia territoriale, gli ardeatini hanno una ghiotta chance per raddoppiare con il neoentrato Salvia, il quale pecca di cinismo, sugli sviluppi di un cross dalla sinistra di Leoni, e da distanza ravvicinata si fa respingere la conclusione dall’ottimo numero uno aeroportuale. Poco più tardi, invece, la Città di Fiumicino getta alla ortiche una nitida occasione da gol con Marcangeli, il quale si presenta a tu per con Cojocaru, a seguito di un rapido contropiede, ma si fa ipnotizzare dall’estremo difensore biancorosso, il quale abbassa la saracinesca della propria porta e si conferma, per l’ennesima domenica consecutiva, uno dei migliori giocatori nel proprio ruolo dell’intera categoria. Dopo aver tirato un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo, la Nuova Florida mette i brividi ai ragazzi di Scudieri con una pregevole azione per vie verticali: Natoli dalla trequarti campo favorisce l’inserimento di Piccini, il quale lascia sul posto il diretto marcatore, elude l’intervento del portiere con una splendida conclusione dal limite dell’area, ma si vede negare la gioia della doppietta personale dal palo. Poco più tardi, il binomio Ciciani-Marinelli rileva Natoli e inserisce come prima punta il difensore Colangelo, il quale lotta con grinta e determinazione e mette più volte in apprensione la retroguardia rivale. Quando ormai la gara sembrava indirizzata verso una salomonica divisione della posta in palio, la Nuova Florida riesce a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte grazie a una prodezza balistica su calcio da fermo di Borshi. Il centrocampista disegna una parabola perfetta dal limite dell’area, indovina l’angolo basso alla destra di Pani e si toglie la soddisfazione personale di indossare le vesti di match-winner. La Nuova Florida, dunque, colleziona in extremis la quinta vittoria in campionato, infligge la prima sconfitta stagionale alla quotata Città di Fiumicino e, a riprova di un’oculata programmazione societaria, si conferma una delle principali realtà del raggruppamento.
Antonio Gravante
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