La buona volontà non basta alla Nuova Florida per cancellare lo zero nella casella dei punti all’attivo. La formazione ardeatina paga dazio sul rettangolo di gioco della corazzata Lepanto Marino (3-0), una delle principali candidate alla vittoria del campionato, incassa la seconda sconfitta consecutiva dopo il passaggio a vuoto dell’esordio, subito per mano di un cinico Dilettanti Falasche, e per forza di cose rimane relegata all’ultimo posto in classifica a pari merito con la Pescatori Ostia e il Rocca Priora, le altre due realtà del girone ancora ferme al palo dopo la disputa dei primi centottanta minuti di gioco. Mister Bussone, per forza di cose, deve rinunciare a due pedine inamovibili del suo scacchiere come capitan Ciciani e il bomber Piccini, costretti a saltare la suggestiva sfida del “Domenico Fiore” a causa di alcuni problemi di natura muscolare. Il tecnico biancorosso, per l’occasione, conferma in porta il baby Diana, ma cambia due quarti della linea di difesa. Al fianco degli esperti centrali Tassinari e Cesaretti, autori di un esordio in biancorosso più che positivo, agiscono gli esterni bassi Grossi e Leone, i quali hanno il compito di curare al meglio tutte e due le fasi nella rispettiva fascia di competenza. La terza novità riguarda la zona nevralgica del campo: il giovane Stecca si sistema al fianco di Lanzi e ha il dovere di alimentare con regolarità la manovra di squadra. Sulla trequarti, invece, agiscono Trombetta, Tisei e Angelucci, i quali si sistemano alle spalle di Bartolucci, proposto a sua volta come unica punta di ruolo. Anche la Lepanto Marino, nel massimo rispetto delle previsioni della vigilia, si affida al 4-2-3-1. Costretto a rinunciare al prezioso apporto di Mastrandrea e Di Giosia, l’esperto Santececca per la prima gara casalinga del campionato schiera in porta il promettente Troiani (classe 1996), supportato da un pacchetto arretrato formato da destra a sinistra da Arcadu, Marongiu, La Forgia e Materazzi. In cabina di regia, invece, agisce il binomio Sbraglia e Pisapia, chiamato a fare da principale punto di riferimento della squadra e ad esaltare le qualità dei trequartisti Binaco, Bianchi e Ricci. L’unica punta castellana, invece, è il bomber Virli, responsabilizzato come al solito di finalizzare al meglio la manovra di squadra. Fermamente intenzionata a proseguire la striscia vincente per confermarsi a punteggio pieno in vetta alla classifica, la Lepanto Marino comincia la gara a spron battuto e, dopo soltanto due minuti, sfiora la marcatura con Binaco, il quale prova a sorprendere Diana dal limite dell’area, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata. La sua violenta conclusione si stampa sulla traversa. La squadra allenata da Santececca, con il passare dei minuti, prende sempre più in mano le redini del gioco e si fa apprezzare sia per un’ottima organizzazione tattica che per una manovra corale piuttosto lineare. A riprova di un maggior possesso palla, i castellani collezionano, al quarto d’ora, la seconda occasione degna di nota della gara con Bianchi, il quale prende la mira e calcia in porta, dopo una bella giocata sull’asse La Forgia-Binaco, ma trova puntuale alla presa il ben piazzato Diana. La compagine marinese, poco più tardi, mette nuovamente i brividi agli ardeatini con una punizione dal limite dell’area. Lo specialista Pisapia costringe il numero uno biancorosso a rifugiarsi in angolo. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio dei castellani, i quali vanno a dama per merito di Virli, bravo a girare in fondo al sacco, con un perentorio colpo di testa, un preciso cross dalla corsia destra di Pisapia. La Lepanto Marino, sulle ali dell’entusiasmo, continua a fare la partita e, poco dopo la mezzora, sfiora il raddoppio con Sbraglia, il quale prova la conclusione dalla lunga distanza, ma si vede negare la gioia del gol dal palo. Le ultime fasi del primo tempo, statistiche alla mano, sono di marca ardeatina. I ragazzi di Bussone si spingono generosamente in avanti e, a cinque minuti dall’intervallo, sfiorano la parità con Angeletti, il quale esalta i riflessi di Troiani, bravo a sventare la minaccia con una provvidenziale deviazione in corner. La ripresa, invece, comincia sotto il segno dei ragazzi allenati da Santacecca, i quali pigiano subito a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e, dopo quattro minuti, indirizzano ulteriormente l’incontro nei binari più congeniali con Marongiu, il quale si inserisce con i tempi giusti in area, a seguito di un cross dalla corsia destra di Ricci, e con un perentorio colpo di testa non lascia via di scampo a Diana. La Nuova Florida, a quel punto, accusa il colpo sotto il profilo psicologico e, poco più tardi, raccoglie per la terza volta la sfera in fondo al proprio sacco. Anche in questa circostanza si rivela fatale ai biancorossi un cross dalla corsia destra. L’ottimo Ricci, infatti, si fa valere nella sua zona di competenza e serve un assist al bacio per Bianchi, il quale non ha alcuna difficoltà a iscrivere da pochi passi anche il suo nome nel registro dei marcatori e a mettere in cassaforte, con largo anticipo, i tre punti in palio. Nonostante l’ampio margine di vantaggio, la Lepanto Marino continua a dare un saggio delle proprie potenzialità, si fa apprezzare per un’ottima coesione tra i reparti e sfiora il poker con Binaco, il quale controlla perfettamente un passaggio filtrante di Pisapia e, appena entrato in area di rigore, calcia di prima intenzione in porta, ma non è fortunato nella circostanza. La sfera scheggia la parte alta della traversa e termina sul fondo. A dieci minuti dalla fine del match, invece, la corazzata castellana rimane in dieci per l’espulsione di Binaco, allontanato dall’arbitro per proteste. Animati da una grande voglia di rivalsa, i ragazzi di Bussone provano, nelle battute conclusive del match, a sfruttare la superiorità numerica per realizzare almeno la classica rete della bandiera, ma La Forgia e compagni fanno buona guardia sino al triplice fischio. La Nuova Florida, dunque, prolunga la striscia negativa al cospetto di una squadra di assoluto valore come la Lepanto Marino. Ma non è assolutamente il caso di fare drammi. Il campionato è appena cominciato. Cesaretti e compagni hanno tutto il tempo dalla loro parte per riscattare una partenza inferiore alle aspettative, uscire fuori alla distanza e centrare la riconferma diretta nella categoria senza particolari patemi d’animo.
Antonio Gravante
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