Una sconfitta senza attenuanti. Un esordio da dimenticare. La Virtus Nettuno incassa un pesante passivo per mano del blasonato Sora (4-1), compagine indicata dagli addetti ai lavori tra le principali pretendenti al salto di categoria, comincia nel peggiore dei modi le fatiche ufficiali stagionali e, per forza di cose, rimane ferma ai blocchi di partenza. Le battute iniziali della gara non riservano particolari spunti di rilievo: le due squadre si affrontano in prevalenza a centrocampo e badano più che altro a trovare il giusto collegamento tra i reparti. La compagine ciociara spezza l’equilibrio grazie a una sfortunata autorete di Cirilli, il quale tenta di anticipare Di Stefano, a seguito di un cross teso di Cano, ma non riesce ad avere il giusto impatto con il pallone e, di fatto, regala il vantaggio ai ragazzi allenati da Tersigni. La Virtus Nettuno ha una generosa reazione, si spinge a testa bassa in avanti e, due minuti dopo la mezzora, rimette le cose a posto con lo stesso Cirilli, abile a trasformare, con la consueta freddezza, un calcio di rigore sanzionato dall’arbitro per un fallo commesso da Reali ai danni di Cioè. Il risultato cambia per la terza volta in chiusura di tempo. Il Sora passa di nuovo a condurre con Cano, il quale si procura e trasforma un penalty piuttosto contestato dai ragazzi di Panicci. La formazione ciociara inizia la ripresa con la giusta carica agonistica e, dopo otto minuti, consolida il vantaggio con lo scatenato Cano. Il numero dieci sfrutta al meglio le sue doti realizzative sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti campo, trafigge Caruso con un calibrato pallonetto dall’interno dell’area e si toglie la soddisfazione di iscrivere per la seconda volta il proprio nome a referto. La Virtus Nettuno, non avendo in pratica alternative, si spinge a testa bassa in avanti, ma non riesce a far breccia nell’organizzata retroguardia rivale. A trovare ancora la via del gol, undici minuti prima del novantesimo, è ancora il Sora con il generoso Cirelli, il quale gira di testa in fondo al sacco un precisa punizione battuta da Reali, rende ancora più rotonda la prima vittoria in campionato e costringe i ragazzi di Panicci a tornare a casa con un pesante passivo sul groppone.
Antonio Gravante
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