Pari e patta. L’airone Ardea conquista un punto nella tana del Centro Giano (2-2) al termine di una partita che avrebbe potuto vincere, ma che nel recupero ha rischiato di perdere. A salvare i rutuli dalla capitolazione è stato l’estremo difensore Mirko Bergami, bravo a neutralizzare, in pieno extra time, un calcio di rigore ad Adami e a consentire alla propria squadra di rimpinguare ulteriormente il proprio bottino in classifica. I ragazzi di Bianchini scendono in campo con la giusta carica emotiva e, sin dai primissimi giri di lancette, si fanno apprezzare per una fluida circolazione della sfera. Dopo dieci minuti, a conferma di un maggior possesso palla, l’Airone Ardea riesce a trovare il varco giusto per fare breccia nella retroguardia lidense. L’azione comincia da Vallo, che a sua volta mette in movimento Martini, bravo a notare con la coda dell’occhio l’inserimento sulla corsia destra di Draisci. L’esterno basso rossoblu con un perfetto cross in corsa serve un pallone con il classico contagiri a Ruffini, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia e, con una splendida esecuzione al volo, deposita la sfera alla destra del portiere lidense. Successivamente la compagine del presidente Fagiolo tiene bene il campo e rischia soltanto su calcio da fermo. Lo specialista Mastruzzo indirizza la sfera nell’angolino, ma Bergami non si lascia sorprendere, si distende in tuffo e si rifugia in angolo. Successivamente l’Airone Ardea va due volte vicino al raddoppio con Mangili e Valenza, i quali non inquadrano di poco il bersaglio grosso. In chiusura di primo tempo, invece, a trovare la via del gol è il Centro Giano con l’esperto Mastruzzo. Il numero dieci lidense, a riprova delle sue innate qualità sui calci da fermo, trasforma magistralmente una punizione dal limite dell’area. Dopo l’intervallo, la formazione di Bianchini rientra in campo decisa a giocarsi al meglio le proprie chance e sfiora la marcatura con Mangili. La punta rutula lascia sul posto il diretto marcatore in piena area di rigore, calcia da distanza ravvicinata, ma si vede chiudere lo specchio della porta dall’ottimo Mariani. A metà tempo, invece, l’Airone Ardea riesce per la seconda volta a passare a condurre. Il merito è di Valenza, il quale firma la rete del raddoppio su punizione dal limite dell’area, grazie a una fortuita deviazione di un avversario. La sfera si stampa sulla parte interna della traversa e poi si infila in fondo al sacco. Nei minuti seguenti, Vallo e soci, agevolati dai maggiori spazi concessi dai capitolini, vanno vicinissimi alla terza rete con Corteggiano, il quale sradica la sfera dai piedi di Campa e con il portiere in uscita opta per il pallonetto. L’esterno rossoblu, però, pecca di cinismo, coglie la traversa e, di conseguenza, getta alle ortiche una ghiotta opportunità per chiudere anzitempo la gara. Il Centro Giano, pochi minuti più tardi, applica alla lettera la famosa legge non scritta del calcio “gol mangiato, gol subito” e rimette le cose a posto su rigore, assegnato dall’arbitro per un fallo di mano commesso in piena area da Sparaco. Sul dischetto si presenta lo specialista Mastruzzo, il quale trafigge Bergami, che a sua volta intuisce la traiettoria dell’avversario, ma non riesce ad evitare la marcatura. Gli ultimi minuti, di conseguenza, sono al cardiopalma: le due contendenti lottano con grinta e determinazione su ogni pallone. In pieno recupero, tutto sommato, si registra l’episodio chiave della gara. Il Centro Giano usufruisce di un secondo penalty, sanzionato dal fischietto capitolino per un fallo di De Paolis ai danni di Adami. Ad incaricarsi della trasformazione è lo stesso Adami, il quale trova sulla propria strada un baluardo insuperabile nel portiere Bergami. L’estremo difensore rutulo si oppone con grande mestiere alla conclusione dell’avversario e consente all’Airone Ardea di mantenere a distanza di sicurezza la ritrovata Città di Pomezia.
