Cuore e grinta si rivelano le principali doti dell’Airone Ardea nello spareggio dei play-out con la Città di Aprilia. La formazione guidata dal binomio Salsiccia-Bacchiocchi, pur giocando le fasi salienti del match in duplice inferiorità numerica, a causa delle espulsioni di Marrocco e Turco, riesce a terminare i due tempi supplementari in perfetta parità (3-3) e, grazie a un migliore piazzamento nella stagione regolare, ottiene la riconferma nel massimo proscenio calcistico provinciale. La compagine apriliana, invece, retrocede come il fanalino di coda Tor San Lorenzo nel Campionato di Seconda Categoria. Gli ardeatini, statistiche alla mano, hanno provato per ben tre volte ad allungare nel punteggio, ma sono stati sempre riacciuffati dalla squadra guidata da Infanti, che merita un plauso per aver dato il massimo sul manto sintetico del “Maniscalco” nella speranza di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte. L’Airone Ardea ha un ottimo approccio alla gara e, dopo quattro minuti, sblocca il punteggio per merito di Arbotto, il quale lascia sul posto il diretto marcatore nei pressi del vertice destro dell’area, prende la mira e trafigge Sellitti con un chirurgico diagonale. La Città di Aprilia accusa il colpo sotto il profilo emotivo, ma poi riordina le idee e trova la forza per pareggiare i conti con Truini, abile a spingere in fondo al sacco, con un tap-in da distanza ravvicinata, una punizione calciata da Tedeschi e corretta verso la porta pometina da Mastrogiovanni. Pungolata nell’orgoglio, la squadra del binomio Salsiccia-Bacchiocchi sfiora il vantaggio sul susseguente ribaltamento di fronte: Pisu centra in pieno la traversa. Trascorrono pochi minuti e l’Airone Ardea passa di nuovo a condurre. A gonfiare la rete apriliana è ancora Marrocco, il quale infila l’incolpevole Sellitti con una conclusione di collo pieno sugli sviluppi di un corner calciato dall’out di sinistra da Pisu. La compagine rutula, tutto sommato, chiude in crescendo la frazione inaugurale e sfiora la terza rete con Nobile, il quale esalta le doti di Sellitti. Il numero uno blaugrana, con un’ottima scelta di tempo, si distende in tuffo ed evita il peggio con l’aiuto del palo. Dopo l’intervallo, l’Airone Ardea gestisce senza soverchie difficoltà la situazione favorevole, ma alla mezzora si complica i propri piani a causa del cartellino rosso rimediato da Marrocco, allontanato dall’arbitro per un brutto fallo commesso ai danni di Tedeschi. Quando ormai non aspettava altro che il triplice fischio dell’arbitro, la squadra rossoblu subisce la rimonta degli avversari, i quali pervengono al pareggio con Ambrosi a quattro minuti dalla conclusione del match. La punta apriliana si libera elegantemente di due avversari, indovina l’incrocio dei pali con una splendida conclusione a giro dai venti metri e tiene ancora a galla i propri compagni di squadra. Draisci e soci, di conseguenza, mandano giù un boccone amaro e si trovano costretti a giocarsi un’intera stagione nei due tempi supplementari. La formazione ardeatina, però, dimostra di avere carattere e grinta da vendere e, pur giocando in dieci contro undici, passa per la terza volta in vantaggio grazie a Lori, il quale iscrive anche il suo nome nel registro dei marcatori con un preciso diagonale dall’interno dell’area. Le emozioni, tutto sommato, si susseguono di minuto in minuto. La Città di Aprilia, infatti, non ne vuole sapere di issare bandiera bianca e, poco prima del mini-intervallo, ristabilisce l’equilibrio in campo con Chiapponi, bravo a girare di testa in rete un preciso cross dalla corsia sinistra di Tedeschi. La squadra guidata da Salsiccia-Bacchiocchi, alla ripresa delle ostilità, rimane addirittura in nove: Turco viene allontanato dall’arbitro per un duro intervento ai danni di Tedeschi. La Città di Aprilia, di conseguenza, prova a sfruttare al meglio la duplice superiorità numerica e mette a dura prova la solidità difensiva dei rossoblu. La formazione di Infanti, a dire il vero, ha una ghiotta chance per fare il colpaccio all’ultimo dei centoventi minuti, ma Chiapponi prova l’intervento in “estirada” dal vertice dell’area piccola, a seguito di una sponda di Ambrosi, ma non centra lo specchio della porta. L’Airone Ardea, di conseguenza, tira un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo, gestisce nei restanti secondi di gioco il risultato favorevole e, al triplice fischio del signor Mancuso di Roma, fa esplodere tutta la sua gioia per aver centrato, malgrado qualche patema d’animo di troppo, la riconferma nel Campionato di Prima Categoria.
Antonio Gravante
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