Fermamente intenzionata a fare bella figura a venti anni esatti dalla conquista della Coppa Italia di Eccellenza, l’Aprilia pareggia con il classico punteggio ad occhiali la sfida casalinga con l’ambiziosa vicecapolista SFF Atletico (0-0), inanella il nono risultato utile in campionato e si conferma una delle compagini più in forma del girone sardo-laziale del massimo proscenio dilettantistico nazionale. La sfida del “Quinto Ricci”, tutto sommato, è stata equilibrata: le azioni degne di nota si contano tranquillamente sul palmo di una mano. Dopo una lunga fase di studio, la compagine aeroportuale ha una buona chance al termine di una lineare azione in velocità. L’ottimo Nanni si fa valere sulla corsia esterna e crossa al centro dell’area per la testa di Tornatore. Il prolifico attaccante indirizza la sfera a fil di palo, ma Saglietti si conferma all’altezza della situazione e conserva inviolata la propria porta. La squadra allenata da Venturi, dal canto suo, cresce gradualmente con il passare dei minuti e chiude la prima frazione in avanti, ma non chiama mai seriamente in causa Nota, il quale si limita a compiere degli interventi di normale amministrazione. L’Aprilia comincia la ripresa con la giusta convinzione dei propri mezzi e, al secondo giro di orologio, sfiora la marcatura con il solito Bosi, il quale costringe Nota a una parata dal medio coefficiente di difficoltà. La seconda forza del girone, al quarto d’ora, replica alle rondinelle sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il generoso Sevieri serve alla perfezione in piena area Di Emma, il quale svetta più alto di tutti, ma trova l’opposizione di Saglietti, bravo a fare sua la sfera con una perfetta presa bassa. I due allenatori, nel momento topico del match, provano a spostare l’ago della bilancia dalla rispettiva parte e rafforzano il rispettivo reparto avanzato. Mister Venturi getta nella mischia il neoacquisto Utzeri, mentre Scudieri inserisce il bomber Tornatore. Entrambi gli attaccanti hanno un ottimo approccio alla gara e provano subito a lasciare il segno. Buona volontà, però, non fa rima con marcatura. L’ex Sora e l’ultimo arrivato alla corte delle rondinelle non inquadrano lo specchio della porta dal limite dell’area. Nelle battute conclusive del match, tutto sommato, non si registra nulla di eclatante. L’equilibrio regna sovrano sino al triplice fischio. L’Aprilia mette in carniere un altro punto, si toglie la soddisfazione di rallentare la marcia di una delle principali pretendenti alla vittoria del girone e prosegue il cammino stagionale in perfetta linea con i programmi societari.
Antonio Gravante
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