L’Aprilia manda giù il primo boccone amaro del nuovo anno solare. La formazione guidata da Mauro Venturi si arrende di stretta misura a un coriaceo Formia (3-2), al termine di novanta minuti piuttosto tirati e molto validi sotto il profilo del gioco, interrompe la striscia vincente, che durava da quattro giornate, e scivola dal terzo al quarto posto in classifica generale a seguito della concomitante vittoria della Vis Artena nella tana dell’Unipomezia Virtus. Le rondinelle scendono in campo senza alcun timore reverenziale e, nel primo quarto d’ora, hanno due buone chance per spezzare l’equilibrio con Casimirri e Sossai, ma entrambi falliscono il bersaglio grosso per una questione di centimetri. Il Formia, tutto sommato, non si scompone più di tanto e, poco più tardi, passa a condurre grazie a Zaccaro, il quale svetta in area più alto di tutti, sugli sviluppi di un calcio piazzato, e con un preciso colpo di testa non lascia alcuna via di scampo all’attonito Caruso. La sfera si insacca sotto la traversa. Le rondinelle, a quel punto, si rimboccano le maniche e, a metà frazione, pervengono al pareggio con Casimirri, il quale sfrutta al meglio un passaggio filtrante di Bussi, salta De Bonis proteso in uscita e fa centro nella porta sguarnita. La squadra di Venturi, nei minuti seguenti, continua a tenere in mano il pallino del gioco e, poco dopo la mezzora, sfiora il raddoppio con Cioè, il quale calcia di collo pieno dal limite dell’area, ma si vede negare la gioia del gol dal palo alla sinistra di De Bonis. La ripresa, taccuino alla mano, comincia con una ghiotta occasione per i tirrenici. Il generoso Avallone crossa dalla corsia destra e serve in area Pernice, che a sua volta fa ottimamente da sponda per Zaccaro. L’attaccante formiano, però, lascia a desiderare al momento della conclusione in porta e spedisce clamorosamente la sfera sopra la traversa dal limite dell’area piccola. L’Aprilia, nei minuti seguenti, si mostra più propositiva e, dopo aver sfiorato la marcatura con Casimirri, il quale esalta le doti di De Bonis, capovolge la situazione a sua favore con Mancini, bravo a girare di testa in fondo al sacco un corner calciato alla perfezione da Scibilia. Le rondinelle, intorno alla mezzora, hanno la possibilità di consolidare il vantaggio con Bussi, il quale salta elegantemente De Bonis e calcia a colpo sicuro, ma non riesce a iscrivere il proprio nome a referto per la bravura di un difensore tirrenico, lesto ad evitare una marcatura che ai più appariva fatta con una provvidenziale deviazione in angolo. Scampato il pericolo, il Formia ha un’impennata d’orgoglio e pareggia i conti per merito di Zaccaro, il quale trasforma con un’esecuzione perfetta un calcio di rigore. La formazione allenata da Rosolino, sulle ali dell’entusiasmo, pochi minuti più tardi, sposta l’ago della bilancia dalla sua parte con Di Florio, il quale ha il merito di finalizzare, con uno splendido sinistro di prima intenzione, un rapido capovolgimento di fronte. L’Aprilia, a quel punto, ha una rabbiosa reazione, si spinge a testa bassa in avanti, ma non riesce a recuperare la rete di svantaggio e, pur avendo disputato una prova collettiva generosa, si trova costretta a tornare a casa a mani vuote.
Antonio Gravante
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