Una generosa Aprila semina ma non raccoglie neanche sul campo del lanciatissimo Colleferro (0-1), incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato, dopo il passo falso casalingo dell’esordio con la matricola Racing Club, e resta ancora ferma al palo. La squadra allenata da Venturi, anche in questo caso, si è fatta apprezzare per una buona organizzazione di gioco, ma ha pagato a caro prezzo la scarsa lucidità al momento della finalizzazione della manovra. Le rondinelle cominciano la gara con la giusta carica emotiva e sfiorano la marcatura con il talentuoso Gamboni. Il numero sette biancoceleste scatta abilmente sul filo del fuorigioco e, appena arrivato in zona di tiro, opta per la conclusione di potenza. Buona l’intenzione, leggermente imprecisa la mira. La sfera sorvola di poco la traversa della porta custodita da Saccucci. Presa per mano dagli elementi più rappresentativi, l’Aprilia continua a fare la partita e, al quarto d’ora, va vicinissima al vantaggio sugli sviluppi di un calcio da fermo. Il solito Gamboni scodella al centro dell’area un invitante pallone per la testa di Sossai, il quale vince nettamente il duello aereo con il diretto marcatore e indirizza la sfera a fil di palo, ma si vede strozzare in gola la gioia del gol da un prodigioso Saccucci. L’estremo difensore lepino, con un provvidenziale intervento d’istinto, evita il peggio e si guadagna gli applausi dagli sportivi presenti in tribuna per una parata degna dei palcoscenici professionistici. Il Colleferro, al contrario della squadra di Venturi, fa del cinismo la sua dote principale e, alla mezzora esatta, sblocca il punteggio alla prima occasione propizia con Salvagni, il quale trafigge Caruso con un chirurgico sinistro di controbalzo dal limite dell’area. L’Aprilia non ci sta e, cinque minuti più tardi, va vicinissima al pareggio sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato: Gamboni serve al centro dell’area Casimirri, il quale angola troppo la conclusione di testa e spedisce la sfera sul fondo. L’ultima occasione della frazione d’apertura, invece, è di marca lepina: Compagnone, al momento della conclusione in porta, viene contrastato efficacemente da Sossai e getta alle ortiche una ghiotta opportunità per indirizzare la gara ancora più in discesa. Dopo l’intervallo, la squadra di Venturi riesce a trovare la via del gol con Bussi, ma l’arbitro annulla tale marcatura, su segnalazione del suo collaboratore, per off-side dello stesso numero nove pontino. Trascorrono pochi minuti e il Colleferro mette nuovamente i brividi alle rondinelle: Amici si esibisce in un elegante slalom, elude l’intervento di due difensori rivali e opta per una conclusione in porta nei pressi del primo palo. L’attento Caruso, però, intuisce la sue intenzioni, blocca la sfera con un perfetto intervento in presa bassa e lascia la sua squadra in partita. Catechizzata a un maggior spirito di sacrificio dalla panchina, l’Aprilia continua a esprimersi su buoni livelli alla ricerca della rete del pareggio e colleziona un’altra occasione degna di nota con il grintoso Casimirri, il quale calcia di prima intenzione in porta di sinistro, ma esalta i riflessi di Saccucci, bravo anche in questa circostanza a farsi trovare pronto alla presa. Successivamente si scaldano gli animi in campo e il direttore di gara per non farsi sfuggire di mano la partita preferisce usare le maniere forti. Il fischietto ciociaro, nel giro di pochi minuti, espelle Montella per l’Aprilia e Massimiani e Marini per il Colleferro. Agevolata nel proprio compito dalla superiorità numerica, la compagine guidata da Venturi produce il massimo sforzo nelle battute conclusive del match nella speranza di salvare il salvabile. Buona volontà, però, non fa rima con rimonta. L’Aprilia non riesce a scardinare il solido bunker difensivo lepino, esce dal campo a mani vuote e, per forza di cose, rimanda a data da destinarsi l’appuntamento con il primo risultato utile della stagione.
Antonio Gravante
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