Dopo aver mandato giù molti bocconi amari a causa di una lunga serie di episodi sfavorevoli, l’Aprilia conquista tre punti di platino nella sfida casalinga con il blasonato Taranto (1-0), dà una netta sferzata al proprio ruolino di marcia e rialza le quotazioni salvezza. La squadra di Fattori, a seguito di tale risultato, abbandona l’ultimo posto in classifica, scavalca in un colpo solo l’Az Picerno, il Serpentara Bellegra Olevano e il Gallipoli e acquisisce una maggiore fiducia nei propri mezzi. Le rondinelle, tutto sommato, hanno interpretato la gara con la giusta sagacia tattica e sono riuscite nel proprio intento di fare lo sgambetto a una delle compagini più accreditate al salto tra i professionisti. La compagine apriliana scende in campo con la massima concentrazione, ma lascia in mano il pallino del gioco ai pugliesi nella prima parte della gara e si trova costretta a replicare più che altro di rimessa. Il Taranto, però, non riesce a trovare particolari sbocchi per pungere negli ultimi sedici metri e, per forza di cose, si affida in prevalenza alle soluzioni dalla lunga distanza. La prima azione degna di nota si registra al minuto numero diciotto: Genchi indirizza la sfera sotto la traversa, ma Caruso si conferma all’altezza della situazione e sventa la minaccia con una presa in due tempi. Due minuti più tardi, l’Aprilia risponde agli avversari con Pagliaroli, il quale si esibisce in uno splendido “coast to coast”, poi prova la conclusione dal limite dell’area, ma il suo rasoterra risulta troppo centrale. L’estremo difensore Giordano blocca la sfera senza particolari problemi. Successivamente la sfida del “Quinto Ricci” prosegue sotto il segno dell’equilibrio. L’Aprilia segue alla lettera le direttive dalla panchina, sposta di una decina di metri più avanti il baricentro e replica colpo su colpo ai quotati rivali di turno. La ripresa, invece, si apre nel segno del Taranto: Genchi colpisce il palo alla destra di Caruso direttamente su calcio piazzato. La formazione di Fattori, nei minuti seguenti, continua a disputare la sua onestà partita e mette i brividi agli avversari con Roversi, il quale viene anticipato da un avversario al momento della conclusione in porta. La svolta della gara,alla resa dei conti, si registra a nove minuti dal triplice fischio. Il generoso Paruzza prova a farsi largo tra i difensori pugliesi, ma viene atterrato nei pressi del limite dell’area da Chiavazzo. Lo stesso centrocampista biancoceleste, facendo leva sulle sue comprovate doti di tiratore scelto, si incarica della battuta del calcio di punizione, indovina l’incrocio dei pali con un’esecuzione perfetta e regala il vantaggio alla sua squadra. Il Taranto, nei restanti giri di orologio, produce il massimo sforzo nella speranza di salvare il salvabile, ma non riesce a scardinare la solida retroguardia pontina. Consapevole dell’importanza della posta in palio, l’Aprilia alza ulteriormente l’asticella del livello di concentrazione, vanifica il generoso tentativo di rimonta degli avversari e, per la gioia dei propri tifosi, conquista tre punti dal peso specifico rilevante in ottica salvezza.
Antonio Gravante
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