L’Aprilia centra l’obiettivo minimo nella seconda trasferta in Sardegna prevista dal calendario. La squadra allenata da Venturi conquista un punto nella tana del Budoni (0-0), prolunga a tre giornate la striscia positiva in campionato e si conferma al centro della graduatoria con otto punti all’attivo, frutto di un ruolino di marcia di due vittorie, altrettanti pareggi e tre sconfitte. Le rondinelle, in questa circostanza, non possono fare altro che guardare il classico bicchiere mezzo vuoto per aver fallito, nel momento topico della ripresa, un calcio di rigore con il bomber Mosciaro. Le battute iniziali della gara risultano di studio: galluresi e pontini si annullano a vicenda nella zona mediana del campo. Il Budoni, preso per mano dai giocatori di maggiore caratura tecnica, avanza gradualmente il raggio d’azione e, a metà periodo, sfiora la marcatura con Saiu, il quale si inserisce con i tempi giusti in area apriliana, dopo una bella combinazione imbastita sull’asse Dantoro-Murgia, ma pecca di cinismo a tu per tu con Del Moro e calcia la sfera sopra la traversa. La formazione allenata da Cerbone, poco dopo la mezzora, va di nuovo pericolosamente alla conclusione. Il generoso Malese si fa valere sulla fascia destra e crossa al centro dell’area per la testa di Sartor. Il centrocampista indirizza la sfera a fil di palo, ma Del Moro si distende in tuffo ed evita il peggio. L’Aprilia replica subito dopo agli isolani con Bosi, il quale prova il diagonale da posizione defilata, ma Trini si conferma all’altezza della situazione e, con grande mestiere, devia la sfera in angolo. Le ultime battute del primo tempo, invece, sono di marca gallurese: Murgia, per ben due volte, pecca di cinismo da posizione favorevole e manda le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di partenza. L’episodio chiave della gara, taccuino alla mano, si registra al minuto numero otto della ripresa. L’arbitro assegna alle rondinelle un calcio di rigore per un contatto in area tra Giordano e Mosciaro. Ad incaricarsi della trasformazione è lo stesso Mosciaro, il quale pecca di lucidità dagli undici metri e spedisce clamorosamente il pallone sopra la trasversale. La formazione guidata da Venturi, nei restanti minuti di gioco, esercita una lieve supremazia territoriale, ma non riesce a scardinare la solida retroguardia avversaria e, al triplice fischio dell’arbitro, si trova costretta ad uscire dal campo con un punto in tasca.
Antonio Gravante
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