Un altro passaggio a vuoto. Il secondo consecutivo dopo quello incassato domenica scorsa per mano della vicecapolista Viterbese. L’Aprilia incassa una sconfitta all’inglese nella tana dell’Arzachena (2-0), scivola clamorosamente dal decimo al dodicesimo posto in classifica e, per forza di cose, deve rimandare a data da destinarsi l’appuntamento con la matematica riconferma nella massima categoria dilettantistica nazionale. La squadra allenata da Fattori scende in campo con la giusta carica emotiva, ma si trova costretta a inseguire il risultato sin dal sesto minuto di gioco. La formazione isolana, infatti, capitalizza al meglio la prima occasione propizia con il bomber Braniki, il quale si fa trovare al posto giusto nel cuore dell’area, sugli sviluppi di una perentoria azione personale sulla corsia sinistra di Dedola, deposita la sfera sotto la traversa con una precisa conclusione dal basso in alto e si toglie la soddisfazione personale di andare a segno per la seconda domenica consecutiva dopo il guizzo vincente di Isola Liri. Agevolata nel proprio compito dal fatto di giocare con il vento a favore, l’Arzachena continua a esercitare un maggior dominio territoriale e, nella fase centrale del tempo, allunga nel punteggio su calcio piazzato per merito di Manzini, il quale iscrive anche il suo nome nel tabellino con una violenta conclusione dai venticinque metri. La sfera, leggermente deviata da un giocatore biancoceleste posizionato in barriera, si insacca sotto la traversa nonostante il tentativo di opposizione di Caruso. Sotto di due reti, la compagine allenata da Fattori ha una generosa reazione, chiude in crescendo il primo tempo, ma non riesce nel proprio intento di dimezzare quantomeno lo svantaggio. Prima il bomber Roversi non centra di testa lo specchio della porta per una questione di centimetri, poi Visone si vede negare la gioia del gol da una provvidenziale respinta nei pressi della linea di porta da Masala. Animata da una grande voglia di riscatto, l’Aprilia prova generosamente a ricucire lo strappo nella ripresa, si spinge con maggiore regolarità in avanti, ma non riesce a forzare il solido bunker difensivo isolano. A metà periodo, invece, si registra un episodio degno della moviola. Le rondinelle trovano la via del gol con Marchetti, il quale corregge in rete un tiro di Roversi, ma l’arbitro annulla tale marcatura, su segnalazione del suo diretto collaboratore, per off-side dello stesso centrocampista pontino. Pagliaroli e soci contestano vivacemente tale decisione, ma il signor Pragliola della sezione di Terni non è dello stesso avviso e fa riprendere il gioco con una punizione a favore dei sardi. Tale episodio, tutto sommato, fa cadere nello sconforto i ragazzi allenati da Fattori, i quali non riescono più a pungere negli ultimi sedici metri nei restanti minuti di gioco e, tra mille recriminazione, si trovano costretti a mandare giù il calice amaro della decima sconfitta in campionato.
Antonio Gravante
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