Il Lavinio Campoverde si sta confermando specialista in rimonte in questo primo tratto di stagione. Dopo aver recuperato due reti domenica scorsa in campionato alla Nuova Itri, exploit fondamentale per conservare il primato solitario nel girone centro-meridionale dell’Eccellenza, la squadra del binomio Pasquino-Cosmi dimostra di avere carattere da vendere anche nella gara di andata del primo turno di Coppa Italia. I ragazzi allenati da Gianni Antonelli recuperano, nelle battute conclusive del match, una situazione di duplice svantaggio contro la Pro Calcio Tor Sapienza (2-2), evitano la sconfitta proprio a ridosso del triplice fischio e rimandano il discorso qualificazione alla sfida di ritorno sul rettangolo di gioco capitolino. Dopo una prima fase di studio, la compagine di Anselmi spezza l’equilibrio grazie a Marzulli, il quale sfrutta al meglio un lancio dalle retrovie di un compagno, lascia abilmente sul posto il diretto marcatore e infila Papagna proteso in uscita. La Pro Calcio Tor Sapienza, al quarto d’ora della ripresa, realizza la rete del raddoppio con una prodezza balistica di Giulitti, il quale indovina l’incrocio dei pali più lontano con una splendida esecuzione di destro a giro dal limite dell’area. Mister Antonelli, a quel punto, corre prontamente ai ripari, effettua in rapida successione quattro cambi mirati e ridisegna la squadra dalla cintola in su con gli inserimenti di Giannone, Seferi, Andrea Recupero e Carlino. Tali mosse, tutto sommato, si rivelano azzeccate. Il Lavinio Campoverde cambia subito marcia e dimezza le distanze con Seferi, il quale controlla alla perfezione un passaggio per vie verticali di Giannone, supera in velocità un avversario e, con un beffardo tiro-cross, incastra la sfera nell’angolino alto più lontano. La squadra di Antonelli, nonostante l’inferiorità numerica scaturita per l’espulsione di Fratticci, rimette le cose a posto nel quarto e ultimo minuto di recupero accordato dall’arbitro per merito di Carlino. L’ex punta dell’Unipomezia gira di testa in fondo al sacco un cross con il classico contagiri dell’ottimo Seferi, acciuffa in extremis i capitolini e permette alla propria squadra di affrontare la decisiva sfida di ritorno con la giusta consapevolezza dei propri mezzi.
Antonio Gravante
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