
Animata da una grande
voglia di riscatto, l’Indomita Pomezia riprende immediatamente la retta via
dopo il passaggio a vuoto accusato nel derby con la Città di Pomezia. La formazione
del binomio Spina-Padula, pur giocando tutta la ripresa in inferiorità
numerica, a causa dell’espulsione di Angelelli, sfrutta al meglio il fattore
campo nel big-match della dodicesima giornata contro una quadrata Vivace Furlani
(3-2) e raggiunge in vetta alla classifica la capolista C.S. Primavera,
costretta a sua volta alla spartizione della posta in palio casalinga dai
ragazzi allenati da Andrea Castelluccio. La compagine guidata da Aiello prende
subito in mano le redini del gioco e, a metà frazione, legittima un maggior
predominio territoriale per merito di Giacoia, il quale gira in fondo al sacco,
con uno splendido colpo di testa in tuffo, una punizione calciata con il
classico contagiri dalla trequarti campo dallo specialista D’Amanzo. La gioia
dei rossoverdi, cronometro alla mano, dura soltanto due minuti. La Vivace
Furlani rimette le cose a posto con Tiberi, il quale approfitta di un errato
rinvio di Spina, intercetta la sfera nei pressi del limite dell’area e fa
centro nella porta sguarnita. L’indomita Pomezia, incitata dai propri sostenitori,
ha una rabbiosa reazione e, in chiusura di tempo, passa per la seconda volta a
condurre. L’azione parte dai piedi di Seferi, il quale si esibisce in una
perentoria progressione dalla linea che delimita la metà campo, aggredisce lo
spazio vuoto e, appena entrato in area, serve un assist al bacio per l’accorrente
Oliva, il quale classica il calcio rigore in movimento, trafigge l’incolpevole
Pietrantoni e permette alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi
con il morale alto. La ripresa, tutto sommato, comincia in salita per i padroni
di casa, i quali rimangono in dieci per il cartellino rosso rimediato da
Angelelli. La compagine castellana, forte della superiorità numerica, avanza di
una decina di metri il baricentro e, al quarto d’ora, sfiora la parità con il
solito Tiberi, il quale si vede negare la gioia del gol da una provvidenziale respinta
sulla linea di porta di Ranucci. I ragazzi guidati da Vicale, poco dopo la mezzora,
collezionano una seconda occasione nitida da gol con lo stesso Tiberi. L’esperto
attaccante, dopo una bella azione corale, calcia dall’interno dell’area, ma si
vede chiudere lo specchio della porta da Spina, il quale si conferma all’altezza
della situazione e si toglie la soddisfazione personale di farsi perdonare dell’errore
commesso nel corso del primo tempo. L’Indomita Pomezia, onde evitare spiacevoli
sorprese, alza ulteriormente l’asticella del livello di concentrazione e, a cinque
minuti dalla fine del match, cala il tris con Seferi. L’ex Airone Calcio e
Lavinio Campoverde scatta abilmente in contropiede, favorito da un perfetto
passaggio per vie verticali di Mastrogiovanni, vince il duello in velocità con
un avversario, infila Pietrantoni con un perfetto tiro a incrociare e mette al
sicuro l’intero bottino. La Vivace Furlani, pungolata nell’orgoglio, ha una
generosa reazione e, allo scadere, accorcia le distanze con Ferraro, il quale
calcia dai venti metri e trova la fortuita deviazione di Oliva, che suo
malgrado mette fuori causa Spina e realizza la più classica delle autoreti. L’Indomita
Pomezia, nei minuti di recupero, moltiplica gli sforzi, gestisce il minimo vantaggio
sino al triplice fischio e, per la gioia dei propri tifosi, arriva da capolista
alla pausa prevista dal calendario per le festività natalizie.
Antonio Gravante
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