L’Indomita Pomezia cade di nuovo in casa. Dopo il bel pareggio ottenuto nella tana del Tor de Cenci, grazie a un guizzo vincente di Di Lanno nelle battute conclusive del match, la squadra guidata dal binomio Marinelli-Ciasca lascia via libera, nella seconda frazione di gioco, a un pratico Dragona (1-4) e rimane relegata al terzultimo posto della graduatoria. L’avversario di turno, considerato il netto divario esistente in classifica, non rappresentava di certo la classica squadra con cui poter fare punti, ma dopo il primo tempo, terminato a reti bianche, era lecito aspettarsi qualcosa di più dai pometini. A pesare, nella ripresa, un clamoroso calo di concentrazione e diversi errori individuali che, alla resa dei conti, hanno permesso ai capitolini di dilagare nel punteggio e di fare propri i tre punti in palio. Ma andiamo con ordine. Nella frazione inaugurale la gara risulta abbastanza equilibrata con una leggera supremazia del Dragona. Nei primi dieci minuti di gara è Bernardi a rendersi protagonista in almeno due occasioni, ma la mira del numero dieci lidense non è delle migliori e le sue conclusioni finiscono sopra la traversa della porta difesa da Cioè. L’Indomita Pomezia replica in contropiede: Pelagalli approfitta di un disimpegno sbagliato di Milasi, lascia partire una traiettoria velenosa dal limite dell’area, ma la sfera si spegne di poco a lato. Nella fase centrale del primo tempo, invece, è ancora il Dragona a farsi preferire. La migliore occasione per passare in vantaggio si registra sugli sviluppi di una mischia in area di rigore pometina. Prima Filippi e, poi, il solito Bernardi provano a ribadire in rete, ma Bertini e soci, anche con un po’ di fortuna, riescono a conservare inviolata la propria porta. Nella seconda parte del tempo, invece, il gioco risulta più frammentato e non si registrano particolari azioni degne di nota. Le due contendenti, di conseguenza, archiviano i primi quarantacinque minuti con il più classico dei pareggi. Nella ripresa, al contrario, il match si anima improvvisamente. L’Indomita Pomezia rimane clamorosamente con la testa negli spogliatoi e, in appena otto minuti, vanifica quanto di buono realizzato, almeno in fase di contenimento, nel corso del primo tempo. La compagine pometina si fa sorprendere con troppa facilità da un’incursione sul proprio out di sinistra: Bernardi dialoga nello stretto con Iegri, il quale si presenta a tu per tu con Cioè, prende la mira e insacca con un preciso diagonale. Trascorrono appena centottanta secondi e Mugnaioli, con un retropassaggio azzardato, serve su un piatto d’argento il pallone del raddoppio a Iegri, che anticipa il numero uno pometino in uscita e deposita la sfera in fondo alla rete. E’ notte fonda per l’Indomita Pomezia. La situazione delicata e il profilarsi dell’ennesima sconfitta all’orizzonte fanno saltare i nervi ai giocatori in campo, che si producono in una deprecabile rissa. A farne le spese, dopo diversi minuti convulsi, sono Fabbroni e Milasi, entrambi spediti negli spogliatoi dal direttore di gara. Non avendo più nulla da perdere, i pometini si gettano coraggiosamente in avanti, ma prestano inevitabilmente il fianco alle ripartenze degli avversari. Il Dragona, di conseguenza, ha vita facile ad incrementare il bottino di reti grazie alle stoccate vincenti ancora di Bernardi e Cioffi, intervallate dalla rete della bandiera rossoverde, realizzata su calcio di rigore da Magliocco.
Luca Mugnaioli