Fermamente intenzionata a cambiare marcia, dopo un inizio di campionato decisamente inferiore alle aspettative della vigilia, l’Ostiamare si sblocca sotto ogni punto di vista e acquisisce una maggiore fiducia nei propri mezzi. La formazione allenata da Gardini, in un solo colpo, realizza le prime reti in campionato, conquista con pieno merito tre punti di platino sull’ostico rettangolo di gioco del Cassino (1-3) e comincia l’ascesa in classifica verso una posizione più consona al proprio reale valore.
La prima parte della gara è leggermente favorevole ai frusinati, i quali esercitano una lieve supremazia territoriale, ma non chiamano mai seriamente in causa Trovato. L’Ostiamare, invece, sfrutta al meglio il momento giusto e, a metà periodo, sblocca il punteggio con Cardillo, il quale aveva già segnato al “Salveti” tre settimane fa con la maglia del Real Monterotondo Scalo. Il prolifico attaccante, anche in questo caso, fa valere le sue doti di bomber di razza, gira di testa in rete un preciso cross dalla corsia destra di Bertoldi e si conferma un acquisto “last minute” veramente azzeccato. I capitolini, poco prima della mezzora, concedono il bis sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. A griffare la marcatura del raddoppio biancoviola è Sabelli, il quale svetta in area più alto di tutti, trafigge Della Pietra con un perentorio colpo di testa e indirizza il match ulteriormente nei binari più congeniali.
La squadra allenata da Grossi, ex trainer dell’Unipomezia, prova generosamente ad accorciare le distanze nella ripresa, ma al quarto d’ora commette un grossolano errore in fase di impostazione della manovra e, di fatto, agevola il compito ai lidensi. Il neoentrato Lorusso, con grande cinismo, intercetta il pallone nella zona nevralgica del campo, si invola in perfetta solitudine verso Della Pietra e fa centro con un’esecuzione di potenza.
Il Cassino, nonostante il morale sotto i tacchi, continua a onorare l’impegno e, poco dopo la mezz’ora, sigla la classica rete della bandiera con l’argentino Galesio, il quale trasforma un calcio di rigore e si toglie la soddisfazione personale di siglare il secondo gol con la maglia azzurra. L’Ostiamare non si scompone per la rete subita, gestisce con piglio autoritario il duplice vantaggio sino al termine del match e, al triplice fischio dell’arbitro, fa esplodere tutta la sua gioia per aver assaporato per la prima volta in campionato il dolce gusto della vittoria.
Antonio Gravante
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