Una doppietta del talentuoso Seferi, nel terzo dei tre semitempi previsti come da accordi tra le due contendenti, permette all’Unipomezia Virtus 1938 di superare tra le mura amiche del “Maniscalco”, con il classico risultato all’inglese (2-0), un’ottima Juniores Elite della Nuova Tor Tre Teste, società campione d’Italia della categoria, e di collezionare l’ennesima vittoria del precampionato. La compagine del presidente Cerusico, tutto sommato, ha faticato più del previsto per avere ragione dei promettenti capitolini, bravi a loro volta a tenere molto bene il campo e a replicare, per quasi tutta la gara, colpo su colpo alle giocate di Falconieri e soci. Mister Maurizio Bussi propone tra i pali il baby Ivan Palumbo e si affida a una linea di difesa composta dai centrali Bilancini e Cesaretti e dagli esterni bassi Cristian Palumbo e Arcalemi. Il trainer rossoblu, inoltre, schiera nella zona nevralgica Falconieri come perno del centrocampo, coadiuvato sulla fasce da Oliva e Lolli (nella foto). In avanti, invece, Celiani e Bogdanov affiancano Martinoia, confermato ancora una volta come principale terminale offensivo. L’Unipomezia Virtus 1938 ha un buon impatto sulla gara, esercita una lieve supremazia territoriale e va per la prima volta alla conclusione con Bogdanov, il quale non centra di poco il bersaglio grosso con un tiro di prima intenzione dal limite dell’area. I rossoblu, con il passare dei minuti, si fanno più intraprendenti e sfiorano la marcatura al termine di un pregevole fraseggio: Lolli si districa al meglio palla al piede e crossa al centro dell’area per Celiani, il quale colpisce di testa in pratica a botta sicura, ma l’estremo difensore avversario si conferma all’altezza della situazione e, con un provvidenziale intervento d’istinto, devia la sfera sopra la traversa. In chiusura di tempo, la squadra di Bussi si esibisce in una lineare azione sulla corsia di sinistra: Lolli serve a trequarti campo Bogdanov, che a sua volta favorisce la corsa dell’accorrente Arcalemi. L’ex esterno del Real Pomezia, bravo nella circostanza ad aggredire lo spazio vuoto, calcia al volo dal vertice dell’area, ma non centra di poco lo spazio delimitato dai tre legni. Nel secondo semitempo, i pometini si rendono pericolosi con Martinoia, il quale gira di testa troppo centralmente un cross con il contagiri di Lolli e, di conseguenza, non crea alcun grattacapo al numero uno capitolino. Poco più tardi, i rossoblu beneficiano di un calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un contatto in area tra un difensore e lo stesso Martinoia. Ad incaricarsi della trasformazione è Falconieri, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma pecca di lucidità e spedisce la sfera sul fondo per una questione di centimetri. A metà frazione, la Nuova Tor Tre Teste risponde con Gori, il quale va al tiro da posizione defilata, ma Ivan Palumbo non si lascia sorprendere, si distende in tuffo e sventa in due tempi la minaccia. Nella terza ed ultima frazione, nonostante la consueta girandola di cambi, le due squadre continuano ad esprimersi su buoni livelli. L’Unipomezia Virtus 1938, facendo leva sul collaudato tridente composto da Seferi, Celiani e Bogdanov mette più volte in apprensione il pacchetto arretrato rivale. A riprova di una leggera supremazia territoriale, la formazione del presidente Cerusico riesce a spezzare l’equilibrio grazie a una splendida giocata personale di Seferi. La punta pometina si districa al meglio a trequarti campo, lascia sul posto il diretto marcatore e con un preciso rasoterra deposita la sfera nell’angolino basso alla sinistra del portiere. A cinque minuti dalla conclusione, con i capitolini protesi in avanti alla disperata ricerca del pareggio, la squadra di Bussi realizza la rete della sicurezza sempre con Seferi, il quale capitalizza al massimo un rapido ribaltamento di fronte e iscrive per la seconda volta il proprio nome a referto. “Abbiamo disputato nel complesso una buona partita, ma logicamente ci manca la giusta velocità per raccogliere in proporzione alla mole di gioco prodotta – precisa il presidente Cerusico – . Mi sono piaciuti soprattutto i nuovi arrivati, i quali si sono calati con la massima professionalità nella nostra realtà. Colgo l’occasione, infine, per fare i complimenti alla Nuova Tor Tre Teste, compagine che ha messo in mostra molte individualità interessanti. La società capitolina si è confermata sul campo un brutto cliente da affrontare. Sara sicuramente protagonista, ha tutte le carte in regola per difendere al meglio il titolo di campione d’Italia conquistato nella scorsa stagione”.
Antonio Gravante
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