Nuova Florida e Città di Pomezia danno vita a una sfida degna di palcoscenici più importanti, lottano con cuore e grinta su ogni pallone dal primo all’ultimo minuto, hanno più volte la possibilità per spostare l’ago della bilancia dalla rispettiva parte, ma al triplice fischio dell’arbitro si devono accontentare della salomonica divisione della posta in palio. Il punteggio finale di 1-1, alla resa dei conti, appare sostanzialmente giusto, ma entrambe le contendenti hanno validi motivi per recriminare sul verdetto del campo. Gli ardeatini hanno avuto il demerito di non aver legittimato sul campo un marcato dominio territoriale nel corso della ripresa, mentre i pometini, protagonisti di un ottimo primo tempo, non possono fare altro che mordersi le mani per aver fallito, in pieno extra-time, il classico match-point con Natoli, autore di una prova individuale maiuscola, il quale si è visto neutralizzare un calcio di rigore dall’ottimo Castellani. Il risultato del Selva dei Pini, alla resa dei conti, costringe i biancorossi ad accumulare ulteriori punti di ritardo dalla capolista Unipomezia Virtus 1938, vittoriosa a sua volta in scioltezza sul Borgo Massimina, mentre permette ai pometini di rimanere in corsa per un posto nella Coppa Lazio della prossima stagione. Mister Ciciani, come preventivato alla vigilia, si affida al 4-4-2 con gli esterni alti Fieni e Aquilani a supportare in fase di costruzione della manovra il tandem d’attacco formato da Piccini e Feola. Il trainer rossoblu, Giuseppe Sebastiani, dal canto suo, nel massimo rispetto del trend stagionale, anche in questa circostanza deve fare la conta degli assenti e risponde con un 4-5-1 con un centrocampo di notevole quantità e qualità ed il solo Natoli a spaziare su tutto il fronte offensivo. La Nuova Florida comincia la gara con la giusta carica agonistica e, dopo soltanto sei giri di lancette, va vicinissima al vantaggio con il difensore centrale Colonnelli, il quale vince il duello aereo con il diretto marcatore, a seguito di una punizione calciata da trequarti campo dal solito Ciccolini, ma si vede negare la gioia del gol dal palo. La formazione del presidente Maniscalco, con il passare dei minuti, avanza il raggio d’azione, grazie al dinamismo del proprio pacchetto mediano, e mette i brividi agli avversari con Natoli, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto, dopo una precisa verticalizzazione di Metani, e calcia in porta di prima intenzione, ma Castellani non si lascia sorprendere e blocca la sfera in due tempi. Poco più tardi, invece, i rossoblu reclamano un penalty per un dubbio contatto in area tra Metani e Colonnelli, ma il direttore di gara non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. La Nuova Florida, subito dopo, replica con una bella combinazione in velocità imbastita sull’asse Feola-Aquilani. L’attaccante, con grande sagacia tattica, fa ottimamente da sponda per l’ex giocatore del Cori, il quale calcia al volo appena entrato in area, ma non centra lo spazio delimitato dai tre legni. Scampato il pericolo, la Città di Pomezia, alla mezzora esatta, sblocca il punteggio con una giocata da autentico bomber di razza di Natoli. La punta rossoblu riceve palla a trequarti campo, converge al centro e dai venticinque metri trafigge Castellani con la complicità di una fortuita deviazione di un difensore rivale. La sfera va a sbattere sulla parte interna della traversa e poi si insacca in fondo alla rete. Nella ripresa, la compagine ardeatina, animata da una grande voglia di rivalsa, si fa più intraprendente e si rende pericolosa con Fieni, il quale prova la conclusione dal limite dell’area, a seguito di un corner di Ciccolini, ma non centra il bersaglio grosso. Con il passare dei minuti, la formazione guidata da Stefano Ciciani forza ulteriormente il ritmo e, a metà periodo, perviene al pareggio. Il bomber Feola si procura un rigore per un dubbio contatto in area con Marinucci. L’arbitro, questa volta, non ha dubbi e assegna il penalty. Sul dischetto si presenta lo stesso Feola, il quale spiazza Crisafulli e riporta in perfetto equilibrio la contesa. Due minuti più tardi, invece, le due contendenti rimangono in dieci: Gugliotta e Rubino, subentrato poco prima ad Aquilani, rimediano il cartellino rosso per reciproche scorrettezze. Mister Sebastiani, a quel punto, arretra nella linea dei quattro difensori capitan Vatalaro e, per forza di cose, perde una pedina inamovibile del suo scacchiere nella zona nevralgica. Gli ardeatini, di conseguenza, si fanno più intraprendenti soprattutto sulla corsia destra grazie al prezioso apporto del neoentrato Beraldin, ottimo ancora una volta il suo impatto sulla gara. Il veemente forcing biancorosso, in ogni modo, viene contenuto dai pometini, bravi a chiudere tutti i varchi e Feola e soci. Il finale di match, alla resa dei conti, è al cardiopalma. A cinque minuti dalla fine, la Nuova Florida sfiora la marcatura con uno splendido gesto atletico di Daniele Ciciani, il quale si esibisce in una sontuosa semirovesciata degna di Carlo Parola, storico giocatore della Juventus e della Lazio raffigurato sulle figurine Panini, ma la sua girata volante si infrange sul palo alla sinistra di Crisafulli. I sei minuti di recupero assegnati dall’arbitro sono al cardiopalma. La squadra di Sebastiani colpisce la traversa direttamente su punizione con lo specialista Fusco, poi è quella ardeatina vedersi negare la gioia del gol dal legno: il bomber Piccini colpisce il palo. A centoventi secondi dal triplice fischio, infine, la compagine del presidente Maniscalco getta alle ortiche il classico match-point. L’esperto Colonnelli si fa sottrarre la sfera in piena area da Natoli, commette fallo da rigore sull’avversario per evitare la marcatura e rimedia anche il secondo cartellino giallo. Dopo un lungo conciliabolo, ad incaricarsi della trasformazione del tiro dagli undici metri è lo stesso Natoli, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma Castellani, anche in questo caso, si conferma all’altezza della situazione, neutralizza il terzo rigore consecutivo in campionato e permette alla sua squadra di uscire dal campo con un prezioso punto in tasca.
