Obiettivo minimo centrato in pieno. La Nuova Florida spartisce la posta in palio nella tana della lanciatissima capolista Valle del Tevere (1-1), si conferma seconda forza del girone e prosegue il proprio cammino nel massimo rispetto dei programmi societari stagionali. La tanto attesa sfida di Forano, tra l’attacco più prolifico e la difesa meno perforata del girone centro-settentrionale dell’Eccellenza, termina senza vincitori né vinti a tutto vantaggio, di conseguenza, del Real Monterotondo, che si aggiudica con pieno merito il confronto diretto con l’Astrea, scavalca i ministeriali e balza al terzo posto con cinque lunghezze di ritardo dalla compagine del presidente Marcucci.
Gli ardeatini hanno un buon approccio alla gara e, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, sfiorano la marcatura con Citro, il quale calcia di collo pieno dai venti metri, a seguito di una lunga rimessa laterale del solito Piro, ma alza leggermente la mira. La sfera sorvola di poco la traversa della porta custodita da Aniello. La gara si sblocca a metà periodo. La Valle del Tevere, alla prima occasione propizia, sblocca il punteggio, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina di Macri, per merito del solito Danieli, il quale svetta in area più alto di tutti e trafigge con un perentorio colpo di testa l’attonito Andrea Giordani. La gioia dei ragazzi di mister Scaricamazza, però, dura soltanto quattro giri di orologio. La Nuova Florida rimette prontamente le cose a posto con Piro, il quale approfitta di una corta respinta di Manga, a seguito di uno splendido cross dalla sinistra di Marco Giordani, fa centro con una conclusione di collo pieno dall’interno dell’area e riporta la contesa sui binari di perfetto equilibrio.
Successivamente la capolista prova generosamente a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte con il solito Macrì e Jammeh. Il capitano costringe Andrea Giordani a una presa a terra dal medio coefficiente di difficoltà, mentre il secondo fallisce di poco il bersaglio grosso con una splendida esecuzione a incrociare da posizione defilata. Le due contendenti, nel corso della ripresa, provano a sfruttare al meglio le rispettive caratteristiche tecniche, ma non riescono a pungere negli ultimi sedici metri per l’ottima organizzazione difensiva degli avversari, arrivano a braccetto al triplice fischio dell’arbitro e si accontentano della salomonica divisione della posta in palio.
Antonio Gravante
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