La Pescatori Ostia alza leggermente il piede dal pedale dell’acceleratore, ma si toglie ugualmente la soddisfazione di inanellare il quinto risultato utile consecutivo in campionato. La formazione allenata da Lodi pareggia la sfida casalinga con la temuta Polisportiva De Rossi (1-1), si conferma nei piani alti della classifica e continua a ricevere unanimi consensi dagli addetti ai lavori per una solida compattezza tra i reparti e per una manovra corale lineare.
I lidensi esercitano, nel corso del primo tempo, un marcato predominio territoriale, mettono più volte in apprensione il pacchetto arretrato rivale e collezionano tre occasioni nitide da gol. La più importante capita a Di Cori, il quale si vede negare la gioia del gol dal palo della porta custodita da Perone. La Pescatori Ostia, nel corso della ripresa, continua a fare la partita, ma trova sulla sua strada la dea bendata come peggior nemico: Di Cori colpisce dalla distanza il secondo legno di giornata.
La formazione gialloverde non si perde d’animo, continua ad esercitare un maggior possesso palla e, nella fase centrale del tempo, sblocca il punteggio grazie alla marcatura del solito Sesta, bravo a infilare Perone proteso in uscita. La Polisportiva De Rossi si rimbocca le maniche e, poco dopo la mezzora, pareggia i conti con Cadar, il quale sorprende Crespina leggermente fuori dai pali e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni.
La Pescatori Ostia, nelle battute finali del match, produce il massimo sforzo nella speranza di sfruttare al massimo il turno casalingo, ma non riesce a spostare del tutto l’ago della bilancia dalla propria parte per la bravura di Perone. L’estremo difensore compie un intervento prodigioso sulla conclusione ravvicinata del solito Di Cori, si guadagna con pieno merito il proprio gettone di presenza e consente alla sua squadra di uscire dal campo con un prezioso punto in tasca.
La formazione di Lodi, di conseguenza, fa soltanto un passo avanti in classifica, ma per la mole di gioco prodotta e per le occasioni create nell’arco della gara avrebbe meritato di mettere le mani sull’intero bottino. Gli episodi, tutto sommato, hanno avuto un peso specifico rilevante ai fini del verdetto del campo.
Antonio Gravante
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