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Tor San Lorenzo corsaro: Friggi stende il Campoverde

2091 TOR SAN LORENZO Seconda Categoria FRIGGI DANILO

Le dirette antagoniste chiamano, il Tor San Lorenzo risponde. Nonostante un impegno con un maggior coefficiente di difficoltà rispetto alle altre due battistrada, la formazione del presidente Vincenzo Guiderdone si aggiudica la sfida esterna con il blasonato Campoverde (0-1), si conferma in vetta alla classifica a pari merito con la Virtus Divino Amore e il Torvaianica, vittoriose rispettivamente sul Doganella e sulla Virtus Campo di Carne, e arriva con il morale alto al big-match di domenica prossima con la compagine del Santuario. A griffare la preziosa vittoria del “Bridgestone” è stato il centrocampista Danilo Friggi, il quale ha piazzato la stoccata vincente, nel momento topico della ripresa, con una chirurgica conclusione di collo pieno dall’interno dell’area. Ai fini del punteggio finale, tutto sommato, hanno pesato come un macigno gli errori dal dischetto di Riitano per gli ardeatini e di capitan Alò per gli apriliani. Il primo, a dispetto delle sue qualità di tiratore scelto, ha fallito addirittura due penalty, quello del possibile vantaggio e quello della rete della sicurezza, mentre il numero sette gialloverde, con una conclusione da dimenticare, ha gettato alle ortiche la ghiotta opportunità di pareggiare i conti nella fase centrale della ripresa. Il Campoverde, ancora una volta, si presenta sul rettangolo di gioco con una formazione di emergenza a causa della pesante defezione del numero uno Rasera e dell’assenza di un attaccante di ruolo. Mister Andrea Marella, nel massimo rispetto del suo credo calcistico, si affida al 4-3-3 e propone tra i pali Mellone, protetto da un pacchetto arretrato formato da Donninelli, Tassinari, Campo e Tomei. Il trainer pontino, come al solito, affida le redini della squadra a capitan Alò, proposto in cabina di regia, assistito sulle corsie esterne da Lancio e Grammatico. Completano l’undici di partenza Giuliano, Spychalsky e Di Francesco. Il Tor San Lorenzo, invece, replica agli avversari con un equilibrato 4-4-2. L’esperto Neno Cesarini impiega in porta Di Renzo, chiamato a sostituire l’indisponibile Castellani, salvaguardato dalla coppia centrale di difesa Sandi-Bressan e dagli esterni bassi Gabriele e Daniele Mancini. Come preventivato alla vigilia, invece, il collaudato binomio Vallo-Friggi ha il compito di dettare i ritmi del gioco, mentre Sparaco a destra e Alessio Aquilani a sinistra hanno il dovere di farsi valere sulla fasce per alimentare la manovra di squadra e sfruttare al meglio le caratteristiche della prolifica coppia Riitano-Perilli. Proprio quest’ultimo, alla resa dei conti, è il giocatore più atteso per il suo trasferimento, in occasione del mercato di riparazione dicembrino, dalla società del patron Marella al sodalizio ardeatino. Costretto a fare bottino pieno per non perdere contatto dalle altre due capolista, il Tor San Lorenzo comincia la gara con la giusta carica emotiva e, dopo soltanto centoventi secondi, ha una buona chance con Perilli, il quale sfrutta al meglio un passaggio per vie verticali, si incunea tra due difensori gialloverdi, ma al momento della conclusione in porta viene anticipato da Mellone. Poco più tardi, invece, si registra il primo episodio chiave della gara: l’esperto Sandi commette un evitabile fallo ai danni di Spychalsky e viene punito dall’arbitro con il cartellino giallo. La squadra litoranea, spronata dalla panchina da mister Cesarini, si spinge in avanti con regolarità e, al quarto d’ora, sfiora la marcatura su punizione dalla media distanza. Lo specialista Sandi costringe Mellone a una provvidenziale respinta con il piede. A metà frazione, per uno strano scherzo del destino, invece, si abbatte una brutta tegola nei confronti degli ardeatini. Il difensore Gabriele Mancini, a causa di un risentimento di natura muscolare, si trova costretto a chiedere il cambio. Mister Cesarini, a quel punto, getta nella mischia Sambataro, il quale si va a posizionare come esterno alto di destra, mentre Sparaco arretra nella linea di difesa. Il Tor San Lorenzo, grazie al prezioso apporto dei centrocampisti, continua a esercitare una lieve supremazia territoriale e, poco dopo la mezzora, ha una ghiotta opportunità per sbloccare il risultato. L’ottimo Friggi si incunea con i tempi giusti in piena area e viene atterrato dall’estremo difensore Mellone. Rigore netto. Ad incaricarsi della trasformazione è il bomber Riitano, il quale spiazza il numero uno gialloverde, ma si vede negare la gioia del gol dal palo interno. Nonostante il morale sotto i tacchi per l’occasione sciupata, la compagine del presidente Guiderdone, poco più tardi, imbastisce una pregevole azione lineare: Aquilani, dalla zona mediana, favorisce l’inserimento sulla sinistra di Mancini, che a sua volta mette in movimento al limite dell’area Perilli. Il grande ex di turno prende la mira e prova la conclusione dai diciotto metri, ma Mellone capisce le sue intenzioni, si distende in tuffo sulla sua destra e toglie la sfera dall’angolino basso. Mister Marella, notando delle palesi difficoltà della sua squadra sulla corsia di sinistra, arretra Giuliano in difesa e sposta in avanti, nell’inedito ruolo di esterno alto, l’esperto Tomei. La musica, in sostanza, non cambia. Il Campoverde, penalizzato dall’assenza di una punta di ruolo, si fa apprezzare per una buona circolazione della sfera, ma stenta in fase di finalizzazione della manovra. Spychalsky e soci finiscono sistematicamente nella morsa di Sandi e Brassan. La formazione di Cesarini, motivata al punto giusto, chiude la prima frazione in crescendo e mette i brividi agli avversari con Vallo. Il centrocampista biancoverde, ancora una volta tra i migliori in campo, non inquadra dal limite dell’area lo specchio della porta per una questione di centimetri. Nella ripresa, il Tor San Lorenzo continua a spingersi generosamente in avanti e, dopo cinque minuti, sfiora la marcatura con Perilli che, favorito da una sponda del compagno di reparto Riitano, calcia violentemente in porta, ma deve fare i conti con l’ottimo Mellone, il quale si esibisce in un intervento d’istinto ed evita il peggio con una spettacolare deviazione in angolo. Tale episodio, alla resa dei conti, fa da preludio al gol del vantaggio tirrenico. L’azione comincia da una rimessa laterale di Sparaco, il quale appoggia la sfera a Sambataro che, a sua volta, indovina il corridoio giusto per favorire la corsa di Perilli. La punta aggredisce abilmente lo spazio vuoto e, dal fondo, crossa al centro dell’area per Riitano, il quale colpisce di testa a botta sicura, ma trova la pronta risposta di Mellone, che si distende in tuffo sulla sua sinistra e sventa momentaneamente il pericolo. Sulla ribattuta del numero apriliano, però, la sfera arriva dalle parti dello stesso Riitano, che serve un assist al bacio per l’accorrente Friggi, il quale calcia di collo pieno, appena dentro l’area di rigore, non lascia via di scampo all’incolpevole Mellone e regala il vantaggio alla sua squadra. Sotto di una rete, il Campoverde si rimbocca le maniche e, al minuto numero diciotto, ha la possibilità di pareggiare i conti. Il generoso Di Francesco viene atterrato in area da Di Renzo. L’arbitro, anche in questa circostanza, non ha dubbi e assegna il penalty. Sul dischetto si presenta capitan Alò, il quale opta per una conclusione di potenza, ma sbaglia l’impatto con il pallone e non centra clamorosamente lo specchio della porta tra lo sconforto dei sostenitori di fede gialloverde presenti in tribuna. La formazione di Cesarini, di conseguenza, tira un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. Otto minuti dopo, però, gli ardeatini si complicano i propri piani. L’esperto Sandi rimedia il secondo cartellino giallo, finisce anzitempo sotto la doccia e costringe i suoi compagni a giocare in dieci contro undici. L’inferiorità numerica, però, dura soltanto sette giri di lancette. Subito dopo la mezzora, infatti, anche la compagine apriliana rimane con un uomo in meno: capitan Alò commette fallo sulla trequarti campo ai danni di Perilli, si vede sventagliare in faccia dall’arbitro il secondo cartellino giallo e compromette le chance di rimonta per la sua squadra. Nei restanti minuti di gioco, infatti, la compagine di Cesarini gestisce con autorità la situazione favorevole e, poco prima del triplice fischio, ha la possibilità di arrotondare il punteggio su calcio di rigore. Il generoso Daniele Mancini prova ad entrare in area dalla corsia di sinistra, ma viene atterrato da Donninelli. Il fischietto capitolino non ci pensa due volte a assegna  il terzo penalty di giornata. Ad incaricarsi della trasformazione è ancora il bomber Riitano, ma anche in questo caso la sua mira è imprecisa. L’attaccante tirrenico calcia clamorosamente la sfera sopra la traversa e lascia il risultato in bilico sino al triplice fischio. Il Tor San Lorenzo, in ogni modo, fa buona guardia, conduce in porto una vittoria dal peso specifico rilevante, supera nel migliore dei modi la trasferta più insidiosa degli ultimi due mesi di gare ufficiali, si conferma in vetta alla classifica con la Virtus Divino Amore e il Torvaianica e, nel massimo rispetto dei programmi stilati a inizio stagione, continua a cullare il sogno di vittoria finale.

Antonio Gravante

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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