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Torvaianica, derby e titolo di campione d’inverno

5588 TORVAIANICA Prima Categoria TORRI RICCARDO

Una vittoria in rimonta dal peso specifico rilevante. La capolista Torvaianica, pur sudando le proverbiali sette camicie, si aggiudica sul filo di lana la stracittadina con i cugini della Città di Pomezia (2-1), mette in carniere altri tre punti preziosi e corona il sogno nel cassetto di laurearsi campione d’inverno insieme al Real Colosseum, che a sua volta ha avuto ragione in scioltezza del malcapitato Atletico Bainsizza. La squadra del presidente Guiderdone, mai come in questo caso, può tirare un lungo sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, ma per aver fatto bottino pieno deve ringraziare l’esperto Torri, il quale ha indossato le classiche vesti di match-winner quando ormai la gara sembrava destinata ad andare in archivio con una salomonica divisione dei punti. L’esperto centrocampista, nel terzo dei cinque minuti di recupero accordati dall’arbitro, ha ricoperto al meglio il ruolo di terminale offensivo di una splendida azione per vie verticali, ha trafitto Crisafulli con una preciso diagonale e ha consentito alla sua squadra di proseguire la bella favola stagionale. La Città di Pomezia, invece, non può fare altro che mordersi le mani per aver incassato, a causa di qualche episodio sfavorevole, la settima sconfitta in campionato. La compagine allenata da mister Felici, reduce dal deludente pari casalingo con il fanalino di coda Città di Aprilia, si presenta in campo con la massima concentrazione e, dopo un solo giro di lancette, mette i brividi ai gialloblu con l’ex Faticanti. L’attaccante va via sulla sinistra, si libera di un difensore e crossa al centro dell’area un invitante pallone, ma non trova nessun compagno di squadra puntuale alla deviazione vincente. La risposta dei ragazzi allenati da Salotti, costretto a seguire il match da oltre le recinzione a causa della squalifica rimediata nel derby precedente con l’Indomita Pomezia, arriva qualche minuto più tardi ad opera di Ciccolini, il quale prova la conclusione da fuori area, ma non impensierisce Crisafulli. Il numero uno rossoblu, infatti, blocca la sfera con un intervento di ordinaria amministrazione. A metà tempo, invece, la capolista sfiora il vantaggio con Seferi, il quale calcia in pratica a colpo sicuro, ma non fa i conti con Miresse, il quale capisce le sue intenzioni e, con un perfetto intervento in scivolata, evita una marcatura che ai più appariva già fatta. Facendo leva su un solida compattezza tra i reparti, il Torvaianica continua a esercitare una lieve supremazia territoriale, ma trova sulla propria strada un baluardo insuperabile nel sempre positivo Crisafulli, il quale si esalta tra i pali e, con un strepitoso intervento d’istinto a mano aperta, respinge un perentorio colpo di testa dall’interno dell’area piccola di Colonnelli. Il punteggio, invece, si sblocca a sette minuti dall’intervallo. La Città di Pomezia gela il pubblico di fede gialloblu presente in tribuna al Comunale di via Zara grazie a un’invenzione di Braccini. La giovane punta, di poco defilata sulla destra, si inventa spalle alla porta un pallonetto-cross che inganna tutti e si infila sotto l’incrocio dei pali tra lo stupore dei locali e la gioia degli ospiti. Il Torvaianica, a questo punto, alza da subito la lancetta dell’agonismo, si riversa nella metà campo avversaria e sfiora la marcatura con il solito Seferi, il quale prova generosamente a raddrizzare le sorti della partita, ma anche in questo caso il suo tiro viene contrato dalla difesa e allontanato definitivamente dall’ottimo De Sanctis, autore a sua volta di una prova individuale sopra le righe. Sotto di una rete, alla ripresa delle ostilità, la squadra di Salotti si spinge generosamente in avanti, ma la Città di Pomezia, a differenza di tante altre partite, replica con calma e intelligenza ai vari tentativi di rimonta di Ciccolini e soci. Costretto a inseguire il risultato, il Torvaianica avanza il baricentro e presta inevitabilmente il fianco alle ripartenze dei rossoblu. La formazione allenata da Felici, di conseguenza, al minuto numero sette, ha una grandissima occasione per allungare le distanze con Guglielmi. L’esterno alto di sinistra, lanciato in profondità da De Angelis, aggredisce abilmente lo spazio vuoto e salta in velocità Solimeno proteso in uscita ben oltre l’area di sua competenza. Il raddoppio, di conseguenza, sembrava una formalità, ma l’attaccante rossoblu, da circa trenta metri e con una prateria davanti a sé, opta per un’avventata conclusione in porta. La palla, tra lo stupore dei compagni di squadra e del nutrito pubblico presente in tribuna, termina sulla rete di recinzione. Nonostante la clamorosa occasione sciupata, la Città di Pomezia non si perde d’animo e si rende pericolosa in ben altre due occasioni prima di cadere sotto il fuoco nemico. A sfiorare il raddoppio, in entrambi i casi, è il bomber Natoli. L’ex punta della Nuova Florida prima devia di testa ben oltre la traversa una palla che chiedeva di essere solo spinta in rete, poi vince un duello col il suo diretto marcatore e, arrivato al limite dell’area, tira con poca forza e scarsa mira mandando la sfera sul fondo a dispetto delle sue innate doti realizzative. Trascorrono soltanto tre minuti e le cose cambiano totalmente quando Francioni, subentrato da poco a Guardigli, anziché accompagnare con calma Boccia sul fondo, preferisce sfidarlo nel “face to face” e lo manda per le terre. L’arbitro non ha dubbi e decreta la massima punizione. Ad incaricarsi della trasformazione del penalty è lo specialista Sammarco, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia per pareggiare i conti e, con grande freddezza, manda Crisafulli a destra e la palla a sinistra. Le due contendenti, prese entrambe per mano dai propri elementi più rappresentativi, continuano ad affrontarsi su ritmi elevati. La Città di Pomezia, a un quarto d’ora della conclusione, ha una buona opportunità per riportarsi in vantaggio, ma è bravo Solimeno a distendersi in tuffo sulla sua sinistra per evitare l’autorete su deviazione di Colonnelli. Da questo momento in paio, tutto sommato, il Torvaianica prende in mano il pallino del gioco soprattutto grazie alla superiorità numerica scaturita per la sciocca espulsione di Francioni, il quale rimedia le seconda ammonizione per aver scaraventato la palla oltre la rete di recinzione a gioco fermo e una punizione a favore. I ragazzi di Felici, pur giocando con un uomo in meno, riescono a rintuzzare tutti i tentativi dei gialloblu portati verso la porta di Crisafulli. Quando ormai il pareggio sembrava cosa fatta, la capolista riesce a ottenere la preziosa vittoria al terzo dei cinque minuti di recupero decretati dal direttore di gara. A fare la differenza è l’esperto Torri, subentrato a partita in corso, bravo a decidere in extremis una partita in cui il risultato di parità sarebbe stato più giusto. Il bravo centrocampista di Salotti, favorito da una deliziosa sponda di Colonnelli, impiegato a sua volta nel finale di match come attaccante aggiunto, si inserisce con i tempi giusti in piena area e da posizione piuttosto defilata, nonostante il tentativo di Crisafulli di chiudere lo specchio della porta, trova il pertugio giusto per effettuare il diagonale vincente. La sfera si insacca nell’angolino basso più lontano tra il tripudio dei sostenitori gialloblu e la rabbia di quelli rossoblu. Il Torvaianica, dunque, riesce per il classico rotto della cuffia a sfruttare al massimo il fattore campo e, di riflesso, condanna a una sconfitta che ha il sapore della beffa la squadra di Felici, costretta a uscire per mera sfortuna dal campo a mani vuote e ad accontentarsi, per l’ennesima volta stagionale, soltanto dei consensi degli addetti ai lavori.

Antonio Gravante

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Scritto da

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