Un pareggio che lascia l’amaro in bocca. Quando ormai non aspettava altro che il triplice fischio dell’arbitro per passare alla cassa a riscuotere l’intera posta in palio, l’Unipomezia si vede raggiungere, in pieno extra-time, dalla Pro Livorno Sorgenti (1-1) e si deve accontentare di conquistare il primo e storico punto nel Campionato di Serie D.
Animata dalla ferma volontà di riscattare le nette sconfitte incassate, nelle prime due giornate, per mano del San Donato Tavernelle e dell’Arezzo, la squadra guidata da Foglia Manzillo si presenta nella splendida cornice dell’Armando Picchi di Livorno con la ferma intenzione di fare bene e, nella prima parte della gara, si fa apprezzare per una buona organizzazione difensiva e per una manovra corale lineare. I rossoblu, quando il cronometro segna il minuto numero ventidue, riescono a far breccia nella difesa labronica grazie a una splendida conclusione di Cruciani. L’esperto centrocampista ex Lucchese trova l’angolo giusto dal limite dell’area e non lascia alcuna via di scampo all’attonito Blundo.
La marcatura carica sotto il profilo emotivo i pometini, i quali continuano a tenere molto bene il campo e, in chiusura di tempo, sfiorano il raddoppio con un perfetto contropiede. Il centrocampista Ramceski, però, trova l’opposizione del bravo Blundo. Dopo l’intervallo, la Pro Livorno Sorgenti si mostra più propositiva e si riversa con maggiore continuità nella metà campo rossoblu, ma l’Unipomezia rispetta alla lettera le direttive dalla panchina, copre al meglio tutti gli spazi e non concede praticamente nulla sino al secondo minuto di recupero.
La compagine toscana, tutto sommato, si salva per il classico rotto della cuffia grazie a un guizzo vincente di Rossi. L’attaccante, classe 89, fa centro dall’interno dell’area, fissa il punteggio sul definitivo risultato di parità e obbliga i ragazzi del presidente Valle ad uscire dal campo con un punto in tasca.
Antonio Gravante
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