Una valanga di gol, numerose giocate spettacolari e svariati giocatori di belle speranze in vetrina. Le prime tre gare della giornata inaugurale della sesta edizione del Memorial “Laura Nardoni”, kermesse di calcio internazionale giovanile organizzata minuziosamente da Antonio Pezone in memoria della compianta moglie del popolare “cobra” Sandro Tovalieri, hanno regalato molte emozioni al discreto pubblico presente in tribuna nel rinnovatissimo centro sportivo della Pineta dei Liberti a Tor San Lorenzo. Ad alzare il sipario sulla manifestazione giovanile rutula sono stati i campioni uscenti del Benfica, i quali hanno fatto un sol boccone della malcapitata Virtus Lanciano (17-1) e hanno messo in chiaro tutta la loro voglia di voler onorare al meglio il titolo conquistato lo scorso anno grazie alla vittoria ottenuta nella finalissima contro l’Inter. L’autentico mattatore della gara si è rivelato il bomber Domingues, che si è tolto la soddisfazione personale di realizzare ben cinque reti. In grande spolvero, tra le fila lusitane, anche gli ottimi Tavares (3) e Joco (2), i quali hanno messo a segno cinque gol in due. Da segnalare, per dovere di cronaca, che la classica marcatura della bandiera per la compagine teatina è stata siglata da Fasoli, che ha iscritto il proprio nome nel registro dei marcatori con una splendida conclusione da fuori area. La piacevole sorpresa della mattinata, invece, si è rivelato il Novara, che ha disputato una prova collettiva sopra le righe dal punto di vista tecnico-tattico e, a dispetto dei pronostici, ha rifilato un poker di gol al temuto Ajax (4-1). La compagine piemontese ha affrontato i lancieri biancorossi senza alcun timore reverenziale e ha messo una seria ipoteca sulla conquista dei tre punti in palio, nel corso del primo tempo, grazie alle segnature di Andriolo, Sozzani e Reinado. Dopo l’intervallo, la squadra dei Paesi Bassi ha provato generosamente a rientrare in partita e ha accorciato le distanze con Liansana Beuse. Ma si è trattato del classico fuoco di paglia. I ragazzi allenati da Simone Fusaro hanno chiuso definitivamente i conti con Rosselli, abile a trasformare di giustezza un calcio di rigore. A mettere la parola fine sulla gara, invece, è stato Ben Sallan, che ha firmato la seconda rete per gli olandesi e ha reso meno amaro un debutto inferiore alle aspettative anche in considerazione della lunga tradizione calcistica che vantano i rinomati lancieri d’Olanda. La terza vittoria in ordine di tempo della competizione calcistica giovanile ardeatina, invece, è stata ottenuta dal Torino, che ha messo al tappeto una generosa Urbetevere (4-1). La formazione granata ha chiuso il primo tempo in vantaggio di una rete grazie a un guizzo vincente del bomber Masoello, il quale ha sfruttato nel migliore dei modi una rapida ripartenza e non ha lasciato alcuna via di scampo al portiere capitolino proteso in uscita. Animata da grande voglia di rivalsa, l’Urbetevere ha gettato il cuore oltre l’ostacolo al rientro in campo dagli spogliatoi e, a metà frazione, ha rimesso le cose a posto per merito di Califano, il quale ha trasformato di potenza una punizione dai venti metri. Nel restante quarto d’ora di gioco, però, i granata hanno pigiato più a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore, hanno preso prepotentemente il largo nel punteggio, a seguito delle marcature dell’ottimo Masuello, Leggero e Moreo, e hanno coronato il sogno nel cassetto di cominciare l’avventura in terra rutula con una vittoria che fa morale e soprattutto classifica.
Antonio Gravante
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