La seconda edizione del Ritorneo Matusa va in archivio sotto il segno del Brasile. Davanti a una splendida cornice di pubblico, il settebello allenato da Piero Converso si aggiudica di stretta misura la finalissima con la temuta Inghilterra (2-1) e iscrive il proprio nome nell’Albo d’Oro della competizione organizzata dalla Pro Loco Pomezia. Il valore aggiunto della compagine verdeoro si è rivelato Angelo Monti, una delle massime espressioni del calcio pometino, il quale ha sfoderato la classica prova perfetta, ha realizzato su calcio piazzato entrambe le reti della propria squadra e, dall’alto della sua innata sagacia tattica, ha traghettato i propri compagni verso l’agognata vittoria. Il Brasile ha un ottimo approccio allo gara e, dopo pochi giri di lancette, sblocca il punteggio per merito di Monti, il quale trasforma con una chirurgica conclusione un calcio di punizione dal limite dell’area. La sfera bacia la faccia interna del palo e si infila alle spalle dell’attonito Curcuruto. Successivamente l’Inghilterra si rimbocca le maniche, ma nel massimo rispetto del trend stagionale si affida più alle individualità che a un vero e proprio gioco corale. I generosi Esposito e Martinelli si caricano la squadra sulle spalle, tentano in un paio di circostanze di rimettere le cose a posto, ma trovano sulla loro strada un baluardo insuperabile nell’esperto Proietti, bravo ad abbassare sistematicamente la serranda della sua porta e a consentire ai propri compagni di andare al riposo con una rete di vantaggio. Dopo l’intervallo, la compagine d’Oltre Manica continua a spingersi a testa bassa in avanti, ma il Brasile si conferma all’altezza della situazione, chiude tutti i varchi ai temuti rivali e, al decimo minuto, allunga nel punteggio grazie allo scatenato Monti. L’esperto difensore concede il bis su calcio da fermo, indovina l’angolino basso alla sinistra di Curcuruto e indirizza ulteriormente la gara nei binari più congeniali. Sotto di due reti, la formazione guidata da Nello Patrizi alza ulteriormente il ritmo, ma sbatte contro il muro eretto dai difensori sudamericani. Accardo e compagni chiudono al meglio tutti gli spazi, mentre il numero uno Proietti continua a vincere nettamente il confronto a distanza con gli attaccanti rivali. Agevolata nel proprio compito dai maggiori spazi concessi dagli inglesi, protesi in avanti nel tentativo di riaprire la partita, la compagine verdeoro ha la possibilità di chiudere i conti di rimessa, ma Lombardo e Lombardi gettano alle ortiche due ghiotte opportunità per ipotecare la vittoria. Scampato il pericolo, l’Inghilterra riesce a dimezzare le distanze con il bomber Esposito, il quale si incarica della battuta di un calcio piazzato e trafigge Proietti con la complicità di Lombardi. Il prolifico attaccante, posizionato in barriera, tocca la sfera di quel tanto che basta per infilare il proprio portiere e diventare nella circostanza protagonista in negativo. La squadra guidata da Patrizi, a quel punto, crede nella rimonta, getta il cuore oltre l’ostacolo, ma paga a caro prezzo l’espulsione a tempo comminata dall’arbitro nei confronti di Fioretti. Il difensore rimedia il secondo cartellino giallo per aver commesso fallo da ultimo uomo nei confronti di Lombardi lanciato a rete e costringe i suoi compagni a giocare per tre minuti in sei contro sette. Il risultato, però, non cambia sino al termine. Il Brasile, nelle battute conclusive del match, preferisce non rischiare, si limita alla pura gestione del risultato e corona il sogno nel cassetto di succedere nell’Albo d’Oro all’Irlanda, abile a sua volta a piegare la resistenza dell’Inghilterra nella finalissima della prima edizione. Gli organizzatori, come al solito, hanno premiato i giocatori che si sono particolarmente distinti durante l’arco del Torneo. La formazione guidata da Nello Patrizi, oltre alla piazza d’onore, si può consolare per aver ricevuto anche due riconoscimenti individuali. La palma di miglior giocatore è stata appannaggio di Daniele Martinelli, il quale si è rivelato l’autentico trascinatore della squadra sia nella fase a gironi che in quella ad eliminazione diretta. L’altro calciatore inglese che si è messo particolarmente in luce è stato Stefano Esposito, il quale ha vinto con pieno merito il titolo di capocannoniere (10 reti all’attivo) pur avendo giocato, nel girone preliminare, una gara in meno a causa della mancata presentazione in campo dell’Argentina. Uno dei maggiori protagonisti della competizione organizzata dalla Pro Loco Pomezia è stato Gaetano Proietti (Brasile), il quale è stato premiato come miglior portiere del Torneo. L’estremo difensore verdeoro, statistiche di rendimento alla mano, ha trascinato la propria squadra al successo grazie a numerosi interventi dall’elevato coefficiente di difficoltà. Gli organizzatori, inoltre, hanno premiato Ringo Salvati (Irlanda) come giocatore più simpatico, Vito Roccia (Argentina) come giocatore più “Matusa”, Maurizio Bertazzoni (Portogallo) come miglior allenatore e, infine, Armando Parrucci (Francia) come miglior giocatore della categoria Over 60. Da segnalare, per dovere di cronaca, che l’altro vincitore della seconda edizione del RiTorneo Matusa, oltre al Brasile, è stato il fair-play. Tutti i giocatori si sono affrontati all’insegna della sana lealtà sportiva e hanno allietato gli appassionati di Calcio a 7 con gare molte valide sotto il profilo tecnico-tattico.
Antonio Gravante
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