La capolista Lavinio Campoverde dà un saggio della propria forza anche sull’ostico rettangolo di gioco dell’Airone Calcio. La squadra allenata da Gianni Antonelli sfodera una prova collettiva ai limiti della perfezione, infligge un pesante passivo ai temuti pometini (1-4), ), riparte di slancio dopo il passaggio a vuoto nel derby con il Dilettanti Falasche e si conferma in perfetta solitudine in vetta alla classifica con tre lunghezze di vantaggio nei confronti dell’ambizioso Sporting Genzano, vittorioso in questo turno con il classico punteggio all’inglese sulla Fonte Meravigliosa. L’asso nella manica dei granata si è rivelato Giuseppe Spogliatoio, il quale ha chiuso a doppia mandata in cassaforte l’intero bottino con una tripletta nel corso del primo tempo. La prima della classe ha un ottimo approccio alla gara e, al decimo giro di lancette, passa a condurre grazie a Spogliatoio, il quale ricopre il ruolo di terminale offensivo di un’azione impostata da Recupero e proseguita da Grillo. La squadra di Antonelli, a metà frazione, allunga nel punteggio su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Angelelli ai danni di Consalvi. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Spogliatoio, il quale non lascia alcuna via di scampo a Nasoni dagli undici metri. Il Lavinio Campoverde cala il tris, intorno alla mezzora, con lo scatenato Spogliatoio, il quale fa centro da pochi passi, a seguito di una corta respinta dell’estremo difensore rossoblu su una conclusione di Consalvi, ed iscrive per la terza volta il suo nome nel registro dei marcatori. L’Airone Calcio prova a reagire nel corso della ripresa e, a metà periodo, trova la forza per accorciare le distanze con Celiani, il quale si toglie la soddisfazione personale, nonostante una stagione condizionata da numerosi infortuni, di siglare la rete numero dodici in campionato. Il prolifico attaccante pometino si esibisce anche in questo caso nel pezzo forte del suo repertorio, trasforma magistralmente una punizione dal limite dell’area e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni. La formazione di Salotti, ritrovata una maggiore fiducia nei suoi mezzi, si spinge generosamente in avanti, ma per forza di cose si trova costretta a prestare il fianco alle veloci riparte degli avversari. Nel momento di maggior pressione dei rossoblu, rimasti in dieci per il cartellino rosso rimediato da Bacchiocchi, la capolista chiude definitivamente i conti con Recupero, il quale finalizza un rapido capovolgimento di fronte, riporta gli avversari a distanza di sicurezza e permette alla propria squadra di amministrare senza soverchie difficoltà l’ampio margine di vantaggio sino al triplice fischio.
Antonio Gravante
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