Un’altra sconfitta. La terza nelle ultime tre gare di campionato disputate. La Mirafin, anche in questo caso, paga a caro prezzo le precarie condizioni fisiche di qualche pedina importante del proprio scacchiere, incassa un punteggio tennistico dall’Olimpus (6-2), prolunga la parabola discendente sotto il profilo dei risultati e si allontana ulteriormente dalle compagini di maggiore caratura tecnica del girone.
La gara comincia nel peggiore dei modi per i rossoblu. La formazione capitolina passa in vantaggio, dopo soltanto sei secondi dal fischio d’inizio, per merito del portiere Ducci, il quale sorprende fuori dai pali Benasciuti con un calibrato pallonetto e si toglie la soddisfazione di iscrivere il proprio nome nel registro dei marcatori. I ragazzi di Salustri provano a rientrare subito in partita, ma Ducci si conferma all’altezza della situazione e conserva inviolata la propria porta.
L’Olimpus, al contrario, fa del cinismo la sua dote principale e consolida il vantaggio con Pizzoli, bravo a finalizzare dall’interno dell’area una lineare manovra corale. Sotto di due reti, i pometini moltiplicano gli sforzi e accorciano le distanze con Lopez, il quale sfrutta al meglio un assist di Fabinho e consente ai suoi compagni di andare negli spogliatoi con il minimo svantaggio.
La Mirafin comincia la ripresa con la massima concentrazione e, dopo soltanto un giro di orologio, pareggia con Carlinhos, il quale trafigge Ducci con una splendida conclusione in corsa dal limite dell’area e riporta la contesa sui binari di perfetto equilibrio. Consapevole della propria forza, l’Olimpus non si abbatte per la rimonta subita, cambia di nuovo marcia e allunga nel punteggio grazie a un micidiale uno-due griffato da Pizzoli e Di Eugenio (rigore).
Il quintetto di Salustri, come suo solito, non si dà per vinto e ha una generosa reazione, ma non sfrutta le occasioni propizie. Il valore aggiunto dei capitolini, nel momento topico del match, si rivela l’estremo difensore Ducci, il quale sorprende nuovamente Bonasciuti distante dalla linea di porta, firma un’insolita doppietta e mette una seria ipoteca sulla conquista dei tre punti in palio. L’ottava segnatura di registra a sette minuti dalla conclusione.
La compagine capitolina arrotonda ulteriormente il punteggio con Di Eugenio, il quale ha il merito di smorzare definitivamente le velleità di Emer e compagni. La Mirafin, dunque, incassa la terza sconfitta consecutiva e, a dispetto dei programmi stagionali, accusa già un netto ritardo in classifica dalle battistrada.
Antonio Gravante
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