Pur sudando le proverbiali sette camicie, l’Enea Pomezia si aggiudica di misura l’attesa stracittadina con i cugini del Montegiordano Calcio 1960 (2-1), riscatta il passaggio a vuoto del turno precedente con il Capannelle e archivia le fatiche ufficiali del 2012 con un più che onorevole quinto posto in classifica. Dopo una prima fase di studio, la squadra allenata da Benedetti alza il ritmo e crea qualche grattacapo agli avversari soprattutto con Bergami, il quale non centra lo specchio della porta da posizione favorevole. I ragazzi del presidente Introcaso replicano qualche giro di lancette più tardi: capitan Carinci si fa valere sulla corsia di destra e dal fondo crossa teso al centro dell’area, Buffoni non riesce a bloccare la sfera e, di conseguenza, dà la possibilità a Palumbo di calciare in porta da pochi passi. La punta rossoblu, però, pecca di lucidità e getta alle ortiche una nitida occasione per sbloccare il punteggio. L’Enea Pomezia, invece, ha una grande chance per aprire le danze con il solito Bergami. L’ex Tor San Lorenzo, smarcato ottimamente da Lattanzio, calcia in pratica a botta sicura, ma anche in questo caso non riesce a centrare il bersaglio grosso. Il Montegiordano Calcio 1960, comunque, non sta a guardare. L’ottimo Carinci, autentica spina nel fianco della retroguardia neroverde, serve un assist al bacio per Palumbo, il quale calcia dall’interno dell’area, ma Buffoni si salva con l’aiuto del palo. In chiusura di tempo la gara si sblocca. L’Enea Pomezia passa in vantaggio per merito di Peticca, abile a correggere in rete una conclusione del solito Bergami. Dopo l’intervallo, la squadra allenata da Caporaletti si ripresenta in campo animata da una grande voglia di riscatto e perviene al pareggio con il neoacquisto Colaceci, il quale trasforma una punizione da circa venticinque metri con la complicità di Buffoni, non esente da colpe nella circostanza. Nei minuti seguenti, le due contendenti continuano ad affrontarsi a viso aperto. L’Enea Pomezia, però, trova la forza per passare di nuovo in vantaggio con Sgriccia, il quale sfrutta al meglio un preciso passaggio di Peticca e indovina l’angolo basso alla destra di Brugioni. Nel finale, mister Caporaletti si gioca anche la carta Introcaso (presidente) per provare a raddrizzare le sorti della gara, ma i neroverdi si difendono con ordine sino al triplice fischio dell’arbitro e centrano una vittoria molto importante sia per il morale che per la classifica.
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