Una prodezza balistica di Barbuti, nel momento topico della ripresa, consente all’Aprilia di piegare in rimonta la resistenza del temuto Sorrento (2-1), centrare la prima vittoria in campionato e attestarsi, con quattro punti all’attivo, a ridosso delle lanciatissime Melfi, Vigor Lamezia e Cosenza, le uniche tre compagini del girone che sono riuscite a centrare l’accoppiata vincente nei primi centottanta minuti di gioco. La formazione pontina è stata protagonista di una rimonta tutto cuore e grinta. Dopo aver chiuso la prima frazione sotto nel punteggio, Cafiero e soci hanno mostrato i muscoli nella ripresa, si sono spinti a pieno organico in avanti e hanno spostato l’ago della bilancia dalla propria parte, ottenendo una vittoria che fa morale e classifica. Le due squadre scendono in campo con un modulo speculare: Ferazzoli e Chiappino puntano entrambi sul 4-3-3. Il trainer apriliano, come preventivato alla vigilia, si affida in avanti al tridente composto da Ferrara, Ferrari e D’Anna. Fermamente intenzionata a fare bella figura davanti ai propri sostenitori, l’Aprilia ha un buon approccio alla gara e, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, mette in apprensione la retroguardia rivale con una bella verticalizzazione: D’Anna, servito in profondità da Del Duca, scatta abilmente sul filo del fuorigioco e si presenta minaccioso a tu per tu con Polizzi, ma il numero uno campano è bravo a chiudergli lo specchio della porta. Sulla ribattuta dell’estremo difensore sorrentino, la sfera arriva dalla parti di Corsi, il quale calcia da posizione più che favorevole, ma alza troppo la mira e, di conseguenza, getta alle ortiche una ghiotta opportunità per sbloccare il risultato. Poco più tardi, il Sorrento replica con una bella iniziativa di Canotto, il quale si fa largo sulla sinistra, entra in area e prova la conclusione da posizione angolata, ma Ragni non si lascia sorprendere e si rifugia in angolo. Sul susseguente tiro dalla bandierina, tutto sommato, si registra il primo episodio chiave della gara: lo stesso Corsi viene a contatto in piena area con Canotto. L’arbitro non ha dubbi e, nonostante le vibranti proteste delle rondinelle, assegna il penalty. Dagli undici metri, lo specialista Maiorino, spiazza in tutta tranquillità Ragni, porta in vantaggio la sua squadra e gela il pubblico di fede biancoceleste presente in tribuna al “Quinto Ricci”. Sotto nel punteggio, l’Aprilia si rimbocca le maniche, ma cerca di servire gli attaccanti soprattutto con lanci lunghi. Tale soluzione, alla resa dei conti, si rivela piuttosto prevedibile. Il pacchetto arretrato campano fa buona guardia e consente al proprio portiere di essere chiamato in causa soltanto per interventi di ordinaria amministrazione. A cavallo della mezzora, tutto sommato, si registra un botta e risposta tre le due contendenti. Il Sorrento si rende pericoloso con Canotto, il quale non centra di poco il bersaglio grosso dai sedici metri, mentre l’Aprilia risponde con Cafiero, che tenta un tiro-cross da posizione defilata, la sfera attraversa tutta l’area di rigore e si perde di poco sul fondo. Subito dopo, il Sorrento si trova costretto a rinunciare a una delle pedine inamovibili del suo scacchiere. Il difensore centrale Villagatti subisce un brutto colpo alla testa. Mister Chiappino, di conseguenza, inserisce al suo posto Cavallaro. Ad inizio secondo tempo, invece, la formazione apriliana si presenta in campo con una duplice novità. Mister Ferazzoli rileva Ferrara e Corsi rispettivamente per Petagine e Barbuti. Tali mosse, alla resa dei conti, si rivelano azzeccate. L’Aprilia cambia subito marcia e va vicina al pareggio, a seguito di una pregevole azione lineare: Ferrari, favorito da un delizioso assist di Barbuti, calcia al volo di destro dall’interno dell’area, ma Polizzi si supera e, con un prodigioso intervento d’istinto, sventa la minaccia. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al pareggio delle rondinelle: Ferrari, ben appostato nel cuore dell’area, raccoglie un invito di Petagine e trafigge l’incolpevole numero uno sorrentino. Nella fase centrale del tempo, la formazione campana si sveglia dal proprio torpore e si rende pericolosa con il generoso Canotto. La punta rossonera prova il destro a giro dal limite dell’area: la sfera termina di poco a lato sotto lo sguardo attento di Ragni. Scampato il pericolo, l’Aprilia passa in vantaggio un minuto più tardi con una splendida giocata di Barbuti, il quale calcia in porta da circa venti metri e, con un missile terra-aria di rara potenza e precisione, va a togliere la classica ragnatela dall’angolo alto della porta difesa dall’attonito Polizzi. Sulle ali dell’entusiasmo, la squadra di Ferazzoli, continua ad esprimersi su buoni livelli, gestisce il risultato sino al triplice fischio e corona il sogno nel cassetto di rispettare alla perfezione la media inglese nelle prime due gare di campionato.
Antonio Gravante
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