Una salomonica divisione della posta in palio. Città di Pomezia e Virtus Nettuno conquistano un punto a testa sul sintetico del “Maniscalco”, al termine di novanta minuti molto validi sul piano del gioco, e a dispetto dei buoni propositi della vigilia non riescono a dare una netta sferzata al proprio campionato. La squadra pometina fa un passo avanti in classifica, ma rimane ancora in una posizione piuttosto scomoda, mentre la compagine nettunese getta alle ortiche la possibilità di avvicinarsi ulteriormente alle big del girone. Mister Sebastiani, per la prima volta stagionale, opta per un inedito 3-5-2 con il chiaro intento di dominare nella zona nevralgica del campo e di bloccare, grazie alla superiorità numerica, le eventuali ripartenze degli avversari di turno. Il trainer rossoblu schiera davanti a capitan Crisafulli una linea di difesa composta da Calderaru, Asetta e da suo figlio Fabio. Anche il centrocampo dà ampie garanzie: Alessandro Caprioli e Marinucci presidiano le corsie esterne, mentre il terzetto composto da Fusco, Metani e Puxeddu agisce per vie centrali. Il binomio Faticanti e Gianfrancesco, infine, completa l’undici di partenza. La gara comincia sotto il segno della compagine pometina, che prende subito in mano le redini del gioco ed esercita una lieve supremazia territoriale grazie all’apporto dei difensori e dei centrocampisti, tutti responsabilizzati a sfruttare al meglio le doti dei due attaccanti. Tale filosofia di gioco, tutto sommato, si rivela azzeccata. La Città di Pomezia, dopo soltanto otto giri di lancette, trova il vantaggio sugli sviluppi di una manovra corale lineare: Fusco serve sulla corsa Faticanti, che a sua volta allunga per Gianfrancesco, il quale entra in area defilato sulla destra e viene contrato sia da un difensore che dal portiere in uscita bassa. L’attaccante rossoblu, però, è il più lesto di tutti ad arrivare sul pallone. Il numero uno nettunese, invece, non trova la sfera, ma le gambe di Gianfrancesco, che termina a terra. Il direttore di gara, molto vicino all’azione, assegna il penalty e punisce il numero uno biancazzurro con il cartellino giallo. Sul dischetto si presenta lo specialista Fusco, il quale non si lascia sfuggire l’occasione favorevole e gonfia la rete avversaria con una conclusione impeccabile sia sul piano della forza che da quello della precisione. Successivamente i ragazzi di Sebastiani continuano a fare la partita, sciorinano un gioco di squadra piacevole e fanno registrare un’alta percentuale di possesso palla. Alla mezzora esatta, tutto sommato, la squadra del presidente Antonio Maniscalco ha una buona chance per raddoppiare: Alessandro Caprioli si presenta a tu per tu con Del Signore, ma pecca di lucidità al momento della conclusione e spedisce clamorosamente la sfera sul fondo. La Virtus Nettuno, invece, trova l’affondo buono con Palladino soltanto a cinque minuti dal riposo. Il centrocampista biancazzurro calcia violentemente in porta, ma Crisafulli si esalta tra i pali, compie uno spettacolare intervento in tuffo a mano aperta e devia la sfera sopra la trasversale. Dal susseguente corner, il bomber Tulli svetta più alto di tutti, colpisce di testa, ma non centra il bersaglio grosso. La squadra nettunese, alla resa dei conti, chiude in crescendo il tempo e, poco prima del duplice fischio, si rende pericolosa su palla inattiva. Il tiratore scelto Petruolo calcia di potenza una punizione dai venti metri, ma Crisafulli blocca il pallone con sicurezza e permette alla propria squadra di archiviare la frazione inaugurale con una rete di vantaggio. La ripresa, invece, comincia con la Città di Pomezia che va alla ricerca della rete del raddoppio. Il generoso Fusco, di gran lunga tra i migliori in campo, esalta su punizione i riflessi di Del Signore, il quale non si lascia sorprendere e si rifugia in angolo. Dal successivo tiro dalla bandierina, invece, tocca a Metani evidenziare le doti tecniche dell’estremo difensore avversario, bravo anche in questa circostanza a sventare la minaccia. La partita, nella fase centrale del tempo, è ricca di capovolgimenti di fronte. La Città di Pomezia, però, arriva con maggiore regolarità alla conclusione e si vede annullare per off-side una marcatura a Faticanti. A trovare la via del gol, invece, è la Virtus Nettuno alla mezzora esatta: palla lunga sull’out di destra per capitan Pezzulla, che di prima, per evitare il rientro di Dabovic in fase di ripiego, crossa lungo sul fronte opposto dove si fa trovare pronto Zamparini al contro-cross. La sfera si impenna sino a raggiungere il palo più lontano. L’esperto Tulli, con grande acume tattico, si fa trovare al posto giusto al momento giusto e trafigge con un perentorio colpo di testa l’attonito Crisafulli. Nel restante quarto d’ora di gioco, i ragazzi di Sebastiani tentano sia con il nuovo entrato Simone Caprioli che con Gianfrancesco di spostare l’inerzia del match dalla propria parte, ma i due giocatori rossoblu trovano sulla propria strada un attento e insuperabile Del Signore. La partita, di conseguenza, si conclude in perfetta parità. Città di Pomezia e Virtus Nettuno, dunque, rimpinguano di un punto il bottino in classifica ed escono dal campo tra gli applausi degli sportivi presenti in tribuna, ma soprattutto con la consapevolezza di avere le carte in regola per disputare da protagoniste l’ultimo terzo di campionato.
Luciano Risa
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