Seconda gara di campionato. Secondo passaggio a vuoto. Il Campus Eur fa decisamente un passo indietro sotto il profilo del gioco rispetto alla sfida casalinga con il Gaeta, incassa una sconfitta di larga misura per mano dell’Insieme Ausonia (4-0), compagine che si è fatta apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco e per alcune individualità di assoluto valore, e continua a ricoprire il ruolo di fanalino di coda del girone insieme al terzetto composto da Morolo, Latina Scalo Sermoneta e Arce.
La sfida del “Madonna del Piano” comincia nel peggiore dei modi per i capitolini, i quali vanno sotto nel punteggio, dopo soltanto cinque minuti, a seguito della marcatura di Ranieri, bravo a finalizzare, con un perentorio colpo di testa, una lineare azione manovrata. La formazione allenata da Geminiani ha una rabbiosa reazione e, presa letteralmente per mano dal generoso Troiani, crea qualche grattacapo alla difesa di casa, ma non riesce a trovare la giocata giusta per riequilibrare le sorti dell’incontro. Nel momento di maggior pressione dei capitolini, l’Insieme Ausonia realizza la rete del raddoppio con Palumbo, il quale gira alle spalle dell’incolpevole Sabino, con una splendida esecuzione al volo, un millimetrico cross di Rossini.
La squadra del basso Lazio, nella seconda parte della frazione d’apertura, prova ad allungare ulteriormente nel punteggio con Giustini e Gargiulo, i quali calciano a botta sicura dall’interno dell’area, ma trovano sulla propria strada un reattivo Sabino. L’estremo difensore capitolino si esalta in entrambi i casi, si guadagna gli applausi degli sportivi presenti in tribuna e permette alla sua squadra di andare al riposo con un punteggio meno severo. La ripresa, taccuino alla mano, comincia nel segno dei motivatissimi ragazzi allenati da Amato, che calano il tris con Di Vito, lesto a girare in rete un preciso cross dalla corsia destra di Gargiulo e a mettere una seria ipoteca sulla conquista dell’intero bottino da parte della sua squadra.
Il Campus Eur, a quel punto, accusa il colpo sotto il profilo psicologico, non riesce a cambiare marcia e, a metà periodo, incassa anche la quarta rete ad opera di Gargiulo, abile a incastrare la sfera alla sinistra di Sabino al termine di una rapida azione in velocità. Nei restanti minuti di gioco, tutto sommato, non accade nulla di eclatante. La formazione capitolina, di conseguenza, torna a casa con quattro reti sul groppone e, a dispetto dei buoni propositi della vigilia, resta ferma al palo dopo la disputa dei primi centottanta minuti di gioco.
Antonio Gravante
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