Buona volontà non fa rima con risultato per il Nettuno. La formazione allenata da Catanzani, nonostante gli sforzi profusi, rimedia una sconfitta all’inglese per mano di un quadrato e motivato Gaeta (2-0), prolunga la striscia negativa dopo il passaggio a vuoto casalingo del turno precedente con l’incontrastata capolista Colleferro e rimane attestata, con dodici punti all’attivo, nella parte centrale della classifica. Cassandra e soci cominciano la sfida di Sperlonga con la giusta carica emotiva, si fanno apprezzare per una solida compattezza tra i reparti e, nei primi venti giri di lancette, replicano colpo su colpo ai temuti avversari di turno. Nella fase centrale del tempo, statistiche alla mano, si registra un botta e risposta tra le due contendenti. Il Gaeta si rende pericoloso con Fanelli, il quale lambisce l’incrocio dei pali direttamente su punizione dal limite dell’area, mentre i verdeblu replicano con Porcari, che costringe l’estremo difensore rivale a un intervento di media difficoltà. La compagine del Golfo, poco dopo la mezzora, invece, trova la giocata vincente per scardinare l’attenta retroguardia del Nettuno per merito di Di Tullio, il quale sfrutta al meglio un lancio in profondità di Leccese, entra in area e, agevolato da una leggera disattenzione dei difensori verdeblu, trafigge Giudice proteso in uscita con una conclusione di prima intenzione. Galvanizzato dal vantaggio, il Gaeta prova a rimpinguare ulteriormente il bottino di gol prima dell’intervallo, ma Scardola e soci si confermano all’altezza della situazione e non corrono particolari pericoli. Ad inizio ripresa, invece, il Nettuno si complica i propri piani di rimonta. L’esperto Frasca, intento ed effettuare gli ultimi esercizi di riscaldamento prima di fare il suo ingresso in campo, si lascia scappare qualche parola di troppo. Il signor Torreggiani, a quel punto, preferisce usare le maniere forti, estrae il cartellino rosso nei confronti del trequartista e, di riflesso, costringe Catanzani a rivedere le sue scelte. Il tecnico verdeblu, di conseguenza, decide di inserire Ranieri al posto di Vona. La musica, però, non cambia. Il Nettuno non riesce a trovare il classico bandolo della matassa per finalizzare la manovra di squadra. A fare la partita è sempre il Gaeta, che si fa apprezzare per una solida compattezza tra i reparti e per alcune giocate corali di pregevole fattura. Dopo aver sfiorato in un paio di circostanze la marcatura soprattutto con Infimo, Lisi e Leccese, la squadra allenata da Melchionna legittima un marcato dominio territoriale, a sette minuti dalla conclusione, con una splendida giocata per vie verticali. L’ottimo Mazza lancia in profondità Infimo, il quale supera in velocità un avversario e non lascia alcuna via di scampo all’incolpevole Giudice. La gara, tutto sommato, finisce in quel preciso momento. I verdeblu, piuttosto demoralizzati, non riescono a reagire e si trovano costretti a incassare la seconda sconfitta consecutiva.
Antonio Gravante
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