Anche gli ultimi scettici sono strati accontentati. La lanciatissima capolista Nettuno si aggiudica il big-match con il Santa Marinella (0-1), centra la quinta vittoria in altrettante gare disputate lontano dalle mura amiche del “Masin”, allunga prepotentemente il passo in classifica generale e ribadisce di ricoprire con pieno merito il ruolo di prima forza del girone. La squadra allenata da Catanzani, grazie a tale successo, allarga ulteriormente la forbice tra la propria posizione e quella delle immediate inseguitrici e, di conseguenza, rialza leggermente le proprie quotazioni di conquista del platonico titolo di campione d’inverno. Capitan Frasca e soci, dopo la disputa della decima giornata, possono contare su quattro lunghezze di vantaggio sulla coppia Almas Roma-Città di Fiumicino e ben cinque sul binomio Santa Marinella-Focene. Le battute iniziali della gara, complice un terreno di gioco reso ai limiti della praticabilità dalle pessime condizioni meteorologiche degli ultimi giorni, sono in prevalenza di studio: le due contendenti si studiano a vicenda e si limitano più che altro a trovare la giusta collocazione in campo. Il primo episodio di rilievo del match si registra al quarto d’ora: Flamini, a seguito di una corta respinta della barriera su punizione di Frasca, prova la conclusione dal limite, ma non inquadra lo specchio della porta. Il Nettuno, poco più tardi, si rende pericoloso sempre su calcio piazzato: Ranone, favorito da uno schema applicato nel migliore dei modi, prova la conclusione in porta, ma M. Tamalio, con una provvidenziale deviazione, spedisce la sfera sul fondo e sventa il pericolo. Trascorrono pochi giri di orologio e la compagine di Catanzani imbastisce la terza occasione degna di nota dell’incontro: Flamini, servito alla perfezione dalla corsia esterna da Dell’Aguzzo, colpisce di testa dall’interno dell’area, ma Sanfilippo non si lascia sorprendere e blocca con sicurezza. In chiusura di primo tempo, invece, il Santa Marinella va vicinissimo al vantaggio: Ferro, dal limite dell’area, prende la mira, ma Massari ci mette la classica pezza e si rifugia in corner. La ripresa, tutto sommato, si apre nel segno della squadra di Dominici: Girometta e soci rischiano grosso. Il solito Ferro si presenta minaccioso a tu per tu con Giudice. Il numero uno pontino, però, ipnotizza il numero dieci biancorosso, compie un intervento della stessa valenza di un gol e consente alla propria squadra di rimanere sul punteggio di parità. Scampato il pericolo, il Nettuno si spinge in avanti con maggiore regolarità e, al nono minuto, sblocca il risultato grazie allo scatenato Dell’Aguzzo, autentica spina nel fianco della retroguardia santamarinellese. L’esterno verdeblu viene a contatto in area con P. Tamalio. Il signor Campobasso della sezione di Formia non ha dubbi e assegna il penalty. Sul dischetto si presenta lo specialista Porcari, il quale trafigge Sanfilippo e indirizza il match nei binari più congeniali per la propria squadra. Sotto nel punteggio, la formazione guidata da Dominici avanza immediatamente il raggio d’azione nella speranza di salvare almeno il salvabile. Gagliardini e soci lottano con grinta e determinazione su ogni pallone e, nella fase centrale del tempo, riescono anche a trovare la via del gol con M. Tamalio, ma il fischietto pontino nota un fallo commesso da un giocatore biancorosso ai danni di Ranone e annulla tale segnatura. Pochi minuti più tardi, il Santa Marinella si complica i propri piani di rimonta, a seguito dell’espulsione di Santu, il quale finisce anzitempo sotto la doccia per doppia ammonizione. La compagine verdeblu, agevolata nel proprio compito dal fatto di giocare con un uomo in più, controlla con autorità la situazione favorevole, consente a Giudice di essere chiamato in causa soltanto per interventi dal basso coefficiente di difficoltà e, in pieno extra-time, getta alle ortiche una ghiotta occasione per raddoppiare con Ranone, il quale pecca di cinismo a tu per tu con Sanfilippo e spedisce la sfera sopra la traversa. Il Nettuno, in ogni modo, riesce ugualmente a condurre in porto la preziosa vittoria, mostra i muscoli sul terreno di gioco di una diretta concorrente e, di conseguenza, legittima di meritare il primato solitario in classifica generale.
Antonio Gravante
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