Il Pomezia Calcio concede il bis tra le mura amiche del Comunale di Varrone. Animata dalla ferma volontà di riprendere la retta via dopo il passaggio a vuoto accusato domenica scorsa a Colleferro, la compagine del presidente Cerusico mette al tappeto un generoso Formia 1905 (1-0), inanella la seconda vittoria consecutiva casalinga e acquisisce una maggiore fiducia nei propri mezzi. Il valore aggiunto dei pometini si è rivelato il bomber Di Fiandra, bravo a indossare le classiche vesti di match-winner in chiusura di primo tempo e a consentire alla sua squadra di ingranare di nuovo la marcia giusta e non perdere ulteriore terreno dai piani alti della classifica. Mister Persia, come suo solito, opta per il 4-3-3 e propone Di Fiandra al centro dell’attacco, assistito sulle corsie laterali da Gamboni e Ippoliti. La formazione del basso Lazio, come preventivato, risponde con un modulo speculare: Zaccaro, Sellitti e Maggino hanno il compito di finalizzare la manovra di squadra. Il Pomezia Calcio, sin dalle battute iniziali della gara, prende in mano il pallino del gioco, ma la sua manovra risulta troppo lenta e prevedibile per mettere in difficoltà il pacchetto arretrato avversario. Le occasioni di rilievo dei primi quarantacinque minuti, di conseguenza, si contano sul palmo di una mano. Dopo una conclusione imprecisa dalla lunga distanza di Ciotti, i rossoblu sfiorano il vantaggio con una bella giocata imbastita sull’asse Gamboni-Di Fiandra. L’ex giocatore dell’Aprilia, dalla sua zona di competenza, scodella al centro dell’area un cross con il contagiri per la testa del bomber, il quale colpisce in pratica a botta sicura, ma esalta le doti di Scognamiglio. L’estremo difensore tirrenico si distende in tuffo, evita il peggio con un intervento con la mano di riporto e si guadagna gli scroscianti applausi dagli sportivi presenti in tribuna per lo strepitoso gesto atletico. Il Pomezia Calcio, nella fase centrale del tempo, mette di nuovo i brividi agli avversari con il solito Di Fiandra. Il numero nove rossoblu, sempre sugli sviluppi di un cross dalla destra di Gamboni, non inquadra di testa lo spazio delimitato dai tre legni. Successivamente il Formia risponde ai pometini con Esposito, il quale tenta la conclusione di sinistro da fuori area, ma spedisce la sfera di poco a lato della porta custodita da Bolletta. L’equilibrio si spezza cinque minuti prima dell’intervallo. La formazione del presidente Cerusico trova la giocata giusta per sbloccare il risultato. L’azione parte dai piedi di Ciotti, il quale trasforma abilmente una manovra da difensiva in offensiva e favorisce l’inserimento sulla corsia laterale del solito Gamboni. Il talentuoso esterno alto rossoblu, come suo solito, serve alla perfezione al centro dell’area Di Fiandra, il quale fa valere in questo caso le sue comprovate doti realizzative, sfugge alle grinfie del diretto marcatore e, con un delizioso destro al volo, trafigge l’incolpevole Scognamiglio. La prima parte della ripresa, taccuino alla mano, non riserva particolari spunti di rilievo. Il Pomezia Calcio, malgrado l’avvicendamento forzato di Prati con Igliozzi, tiene bene il campo, gestisce senza problemi il minimo vantaggio e, dal minuto numero diciotto, beneficia anche della superiorità numerica a causa dell’espulsione di Villacaro, che rimedia il secondo cartellino giallo e costringe i suoi compagni a giocare le restanti fasi del match in dieci contro undici. La squadra guidata da Persia, tutto sommato, si adagia troppo sulla situazione favorevole e, poco dopo la mezzora, rischia di capitolare a seguito di una conclusione dall’interno dell’area di Zaccaro, il quale spedisce la sfera sul fondo per una questione di centimetri. Scampato il pericolo, i rossoblu hanno una buona opportunità per chiudere i conti con Gamboni. L’esterno pometino salta elegantemente un avversario, si presenta a tu per tu con Scognamiglio, ma si vede chiudere lo specchio della porta dal numero uno rivale, bravo a sua volta ad opporsi con un provvidenziale intervento con i piedi. Poco male. Il Pomezia Calcio gestisce il minimo vantaggio sino al triplice fischio, centra la seconda vittoria interna consecutiva e, pur non brillando particolarmente sotto il profilo del gioco, mette in carniere tre punti molto importanti sia per il morale che per la classifica.
Antonio Gravante
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