Costretto a fare di necessità virtù a causa delle concomitanti defezioni di cinque pedine importanti del proprio scacchiere, il Pomezia Calcio disputa una prova collettiva di carattere, supera in rimonta l’esame Arce (2-1) e aggancia al sesto posto il Serpentara, costretto a sua volta alla resa, davanti ai propri sostenitori, da una motivatissima Unipomezia Virtus. Dopo una lunga fase piuttosto equilibrata, giocata in prevalenza nella zona mediana del campo, la compagine ciociara sblocca il punteggio, al minuto numero trentanove, su calcio di rigore, assegnato dal fischietto di Formia per un contatto in area tra Lisari e Gentile. Sul dischetto si presenta lo specialista Buonanno, il quale trafigge inesorabilmente Mastella e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi con una rete di vantaggio. Pungolata nell’orgoglio, la formazione allenata da Gagliarducci comincia la ripresa con la giusta carica emotiva e sfiora la parità con Lisari, il quale prova a farsi perdonare dell’errore commesso nel primo tempo in occasione del rigore accordato agli avversari, ma la sua conclusione di testa, a seguito di una punizione battuta dal solito Trippa, si stampa sulla traversa a Gori battuto. Il Pomezia Calcio non demorde e, pochi giri di lancette più tardi, perviene al pareggio a seguito del secondo rigore di giornata decretato dall’arbitro. Il baby Bizzaglia entra minaccioso in area e viene atterrato da Zazza. Il direttore di gara non ha dubbi e indica il dischetto. Ad incaricarsi della trasformazione è l’esperto Ascenzi, il quale trafigge Gori, riporta la contesa sui binari di perfetto equilibrio e si fa perdonare dell’errore dagli undici metri commesso domenica contro la Nuova Itri. La squadra del presidente Cerusico, sulle ali dell’entusiasmo, continua a fare la partita e, poco dopo la mezzora, ribalta del tutto la situazione a proprio favore con Trippa, il quale gira di testa in fondo al sacco un preciso cross dalla corsia destra e fa esplodere di gioia i sostenitori pometini presenti in tribuna. L’ultima emozione si registra in piena zona Cesarini. L’Arce va vicinissimo al pareggio su calcio piazzato. Lo specialista Spila costringe Mastella a fare gli straordinari per evitare il peggio. Il numero uno rossoblu si esalta tra i pali, sventa la minaccia con un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà e permette alla propria squadra di tornare ad assaporare, a distanza di oltre un mese, il dolce gusto della vittoria.
Antonio Gravante
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