Una sconfitta di rigore. Ma quanti rammarichi. Il Racing Roma Club disputa una prova collettiva tutto cuore e grinta, ma si trova costretto a issare bandiera bianca di fronte all’Arezzo (1-0), compagine che è riuscita a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, poco prima dell’intervallo, grazie a un calcio di rigore concesso generosamente dall’arbitro e trasformato dall’esperto bomber Moscardelli, giocatore che ha scritto molte pagine importanti del calcio dilettantistico laziale prima di approdare tra i professionisti. La compagine del presidente Pezone, a seguito di tale risultato, prolunga a cinque giornate la striscia esterna negativa. De Sousa e soci, di conseguenza, rimandano ulteriormente a data da destinarsi l’appuntamento con il primo risultato utile lontano dalle mura amiche di Casal del Marmo. La gara comincia sotto il segno degli aretini, i quali imbastiscono la prima occasione degna di nota, dopo soltanto cinque minuti, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Il solito Masciangelo crossa alla perfezione per la testa di Moscardelli, il quale fa valere la sua prestanza fisica, ma trova la provvidenziale respinta di Savelloni. Successivamente l’undici allenato da Sottil continua ad esercitare un maggior predominio territoriale, ma non riesce a forzare il solido bunker difensivo gialloverde. L’ex Macellari e soci si fanno apprezzare per un perfetto sincronismo nei movimenti e permettono a Savelloni di essere chiamato in causa soltanto per interventi di normale amministrazione. L’Arezzo, non trovando particolari sbocchi in avanti, prova a spezzare l’equilibrio su punizione. Lo specialista Moscardelli calcia direttamente in porta da posizione piuttosto defilata, ma anche in questo caso l’estremo difensore capitolino risponde presente, preferisce non azzardare la presa e si rifugia in angolo. L’episodio decisivo del match si registra a ridosso dell’intervallo. Gli amaranto beneficiano di un rigore accordato piuttosto generosamente dal fischietto di Forlì: Masciangelo entra in area dalla corsia sinistra, va a cercare furbescamente il contatto con Macellari e cade a terra. L’arbitro, tra lo stupore dei gialloverdi, assegna il penalty. Sul dischetto si presenta come al solito Moscardelli, il quale trafigge Savelloni e consente alla sua squadra di andare al riposo in vantaggio di una rete e con il morale alto. Dopo l’intervallo, l’Arezzo avanza il baricentro nell’intento di consolidare il vantaggio e sfiora il raddoppio con Polidori. La punta toscana tenta la conclusione a giro da fuori area, ma la sua mira risulta leggermente imprecisa. La sfera termina di poco a lato della porta capitolina. La squadra di Sottil, in ogni modo, non molla la presa e, al quarto d’ora, mette nuovamente i brividi ai ragazzi di Giannichedda con il solito Moscardelli, il quale indirizza la sfera a fil di palo, ma anche in questo caso Savelloni dà un saggio delle proprie qualità, si distende in tuffo e si rifugia in angolo. Il Racing Club Roma non sta soltanto a guardare e, a dieci minuti dalla conclusione, ha una ghiotta opportunità per pareggiare con De Sousa. Il capitano gialloverde, sugli sviluppi di una rapida ripartenza, calcia in porta dall’interno dell’area, ma trova sulla propria strada un reattivo Benassi, bravo ad evitare il peggio con una provvidenziale deviazione in corner. L’ultimo episodio di rilievo si registra in piena zona Cesarini. La compagine aretina sfiora il raddoppio con Erpen, il quale carica il sinistro da fuori area, ma Savelloni non si lascia sorprendere, evita alla sua squadra un passivo più pesante e si guadagna giustamente la palma di migliore in campo per aver compiuto, nell’arco dei novanta minuti, alcuni interventi strappa-applausi. Il Racing Roma Club, dunque, non sfata anche in questa circostanza il tabù trasferta, cade per la terza volta in Toscana, dopo i passaggi a vuoto con il Livorno e il Pontedera, e continua a non conoscere mezze misure in questa prima parte di campionato.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA