Un punto all’attivo. Il Real Pomezia disputa una prova collettiva generosa, esercita un marcato possesso palla, ma al triplice fischio dell’arbitro non riesce ad andare oltre la divisione dei punti nella sfida casalinga con il generoso Fregene (0-0). Il punteggio ad occhiali, tutto sommato, appare sostanzialmente giusto: Cardella e soci hanno provato in tutte le maniere a fare bottino pieno, ma non sono riusciti a far breccia nella solida retroguardia fiumicinense. La prima frazione non riserva particolari emozioni. Le uniche due azioni degne di nota sono di marca rossoblu. Il bomber Roversi prima non centra il bersaglio grosso, mentre in chiusura di tempo trova puntuale alla presa l’attento Assogna. Dopo l’intervallo, il Real Pomezia prova a pigiare più a fondo il pedale dell’acceleratore, ma non riesce a pungere in attacco. A metà periodo, il difensore centrale Giacomini svetta in area più alto di tutti, colpisce di testa sugli sviluppi di un cross di Peri, ma non impensierisce più di tanto Assogna. Il numero uno tirrenico blocca in sicurezza. Nel finale, invece, la squadra dei presidente Coculo e Boeri rischia una clamorosa beffa: Simeoli, messo in movimento da Sebastiani, calcia in porta di prima intenzione, ma Remunan riesce a toccare la sfera di quel tanto che basta per salvarsi con l’aiuto della traversa. Il Real Pomezia, dunque, fa soltanto un passo in avanti, ma è giusto ammettere che il Fregene ha disputato la sua onesta partita e, al triplice fischio dell’arbitro, è passato con pieno merito alla cassa a riscuotere un punto più che meritato.
Salvatore Cannata
