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Il Torvaianica resta in vetta: battuta la Virtus Nettuno

7295 TORVAIANICA Seconda Categoria BAYSLAK EMANUELE

Una rosa ampia si rivela il valore aggiunto del Torvaianica nella sfida casalinga con la Virtus Nettuno. La formazione del presidente Guiderdone, nonostante le pesanti assenze di capitan Chianese, Lippolis, Oliva, Seferi e Sammarco, giocatori che farebbero le fortune di qualsiasi allenatore nella categoria, sfrutta al meglio il fattore campo nel derby del Tirreno (2-1), consegue la terza vittoria in campionato e si conferma in vetta alla classica a pari merito con i cugini dell’Indomita Pomezia, vittoriosi a loro volta all’inglese nella tana del Sabotino. Mister Salotti, costretto a fare di necessità virtù, si affida come al solito al 4-3-3 e, per forza di cose, propone un undici di partenza piuttosto inedito. Il tecnico gialloblu conferma tra i pali Solimeno, sposta Palumbo al centro della difesa accanto a Colonnelli e affida il compito di presidiare le corsie esterne ai fluidificanti Ricciardo e Pettinari. Il terzetto composto da Ciccolini, Torri e Borshi, invece, si sistema nella zona mediana del campo e ha la responsabilità di dettare i ritmi del gioco e supportare al meglio i giocatori del reparto avanzato. Le principali novità, tutto sommato, si registrano in avanti. L’allenatore pometino conferma come principale terminale offensivo il bomber Celiani, ma getta nella mischia i motivatissimi Bayslak e Solitario. La compagine nettunese, invece, risponde con un equilibrato 4-4-2, impiega Guerra e Riitano come punte di ruolo e utilizza Pezzulla e Pellegrini sulle corsie esterne. Dopo una prima fase di studio, il Torvaianica sblocca il punteggio alla prima occasione propizia per merito di Bayslak. Il fantasista gialloblu si incarica della battuta di un calcio piazzato e, favorito da una leggera deviazione di un avversario, deposita la sfera, con una splendida parabola a girare, nei pressi del palo alla destra del portiere. La Virtus Nettuno, a quel punto, riordina immediatamente le idee e, poco più tardi, ha la possibilità di rimettere le cose a posto su rigore, decretato dal fischietto capitolino per un fallo di mano commesso da Palumbo a seguito di un cross dalla corsia sinistra di Pellegrini. Sul dischetto si presenta capitan Pezzulla, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma si fa ipnotizzare da Solimeno, il quale sventa la minaccia e si conferma una vera e propria sicurezza tra i pali. Nonostante il morale sotto i tacchi per l’occasione sciupata, la squadra allenata da Ranieri, a metà tempo, ristabilisce l’equilibrio in campo sugli sviluppi di una bella verticalizzazione. L’esperto Guerra, con grande mestiere, fa ottimamente da sponda per Pellegrini, il quale calcia di prima intenzione al volo e infila la sfera nell’angolino basso alla destra di Solimeno. Una rete veramente di pregevole fattura. Il Torvaianica, nei minuti seguenti, prova a spingersi generosamente in avanti e, alla mezzora, sfiora il raddoppio con Ricciardo, il quale colpisce in pieno il palo al termine di una bella azione in velocità sulla corsia di destra. Sulla susseguente ribattuta, Solitario tenta la giocata di classe, effettua un sontuoso colpo di tacco, ma non riesce a piazzare la stoccata vincente. A riprova di una leggera supremazia territoriale, in chiusura di tempo, la squadra di Salotti riesce a portarsi in vantaggio. Il generoso Solitario scatta in contropiede e favorisce l’inserimento di Celiani, il quale viene atterrato in piena area da un avversario. L’arbitro non ha dubbi e assegna il secondo rigore di giornata. Malgrado i due errori dal dischetto commessi, nel primo turno di Coppa Lazio, con l’Atletico Lariano e, all’esordio in campionato, con il Tor San Lorenzo, ad incaricarsi della trasformazione è lo stesso Celiani, il quale spiazza in tutta tranquillità Ricci e permette alla sua squadra di archiviare il primo tempo con una rete di vantaggio. Il Torvaianica, al rientro in campo dagli spogliatoi, diventa più guardingo, si fa apprezzare per una fluida circolazione della sfera, ma pecca di cinismo in fase di finalizzazione della manovra. Agevolati da un eccessivo sbilanciamento in avanti degli avversari, desiderosi a loro volta di giocarsi al meglio le proprie chance, i gialloblu hanno più volte la possibilità di chiudere i conti di rimessa, ma a dispetto delle loro doti realizzative commettono qualche errore di troppo in fase di ultimo passaggio e consentono al pacchetto arretrato rivale di non correre particolari pericoli. A metà frazione, tutto sommato, la gara diventa ancora più in discesa per i gialloblu: Petruolo colpisce la sfera con la mano per fermare Celiani lanciato a rete. Il signor Brocca di Roma, di conseguenza, non può fare altro che sventagliare il cartellino rosso in faccia al difensore virtussino. Malgrado la superiorità numerica, il Torvaianica si adagia troppo sulla situazione favorevole e si limita più che altro a far trascorrere minuti preziosi. Ciccolini e soci, in ogni modo, gestiscono senza alcun problema il minimo vantaggio e consentono a Solimeno di non essere mai chiamato seriamente in causa. Poco prima del triplice fischio, invece, si registra uno spiacevole episodio. Il direttore di gara, in pieno extra-time, sospende il gioco per circa un quarto d’ora a causa di un duro contrasto tra Ricci e Celiani. Ad avere la peggio è il portiere nettunese, il quale rimane a lungo accasciato al suolo, poi si riprende, ma per precauzione lascia anzitempo il campo. Mister Ranieri, avendo già effettuato tutte e tre le sostituzioni previste dal regolamento, inserisce tra i pali Pellegrino, il quale non ha proprio il tempo di farsi apprezzare nell’inedito ruolo di estremo difensore. Il direttore di gara, trenta secondi più tardi, decreta la fine delle ostilità. Il Torvaianica, dunque, centra in pieno il proprio obiettivo di tornare al successo tra le mura amiche del Comunale, dopo il pareggio del turno precedente con l’Atletico Bainsizza, si conferma in vetta alla classifica e, in virtù di tale risultato, arriva con il morale alto al delicato confronto diretto con il Real Colosseum, compagine che ha tutte le carte in regola per puntare senza mezzi termini alla vittoria del campionato, ma al momento ricopre il ruolo di inseguitrice esclusivamente per il fatto di aver osservato un turno di riposo forzato previsto dal calendario.

Antonio Gravante

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