Sfoderando una delle migliori prove collettive stagionali, la Città di Pomezia riesce nell’impresa di conquistare un punto di platino nella sfida casalinga con la capolista Real Colosseum (1-1) e, alla luce dei risultati conseguiti sugli altri campi, ottiene con due giornate d’anticipo la matematica riconferma nel Campionato di Prima Categoria. Mister Sebastiani, dall’alto del suo notevole bagaglio di esperienza, ha dato anche in questo caso un saggio della sua innata sagacia tattica. Costretto a fare i conti con una sfilza di defezioni pesanti, a causa delle concomitanti assenze in difesa di suo figlio Fabio e De Angelis, ma soprattutto in attacco dei vari Faticanti, Guglielmi e Natoli, ha indovinato anche in questo caso tutte le mosse, schierando una formazione che, per l’intero arco della gara, ha lottato con grinta e determinazione su ogni pallone e, al triplice fischio dell’arbitro, grazie a un guizzo vincente nel finale di Asetta, ha messo in carniere il punto dell’aritmetica salvezza. Ma andiamo con ordine. La prima della classe ha un ottimo approccio alla gara e trova il vantaggio dopo solo due giri di lancette grazie a una perentoria girata di testa di Palombo, che spedisce la sfera a fil di palo alla destra di Crisafulli sugli sviluppi di un calcio da fermo. La compagine pometina, a quel punto, getta il cuore oltre l’ostacolo, ha una rabbiosa reazione e ribatte colpo su colpo alle iniziative del Real Colosseum, evidenziando sul campo che il netto divario esistente in classifica da Magrelli e soci è semplicemente il frutto di un’annata storta. La Città di Pomezia, statistiche alla mano, imbastisce al quarto d’ora la prima azione degna di nota dell’incontro con Braccini,il quale prova la conclusione dalla distanza, ma alza la mira e spedisce il pallone sul fondo. La risposta dei capitolini non tarda ad arrivare. Ci prova ancora l’autore del vantaggio, Palomba, che si produce in una bella sforbiciata, si fa apprezzare per il sontuoso gesto atletico, ma non centra il bersaglio grosso. La buona giornata della Città di Pomezia, tutto sommato, si evidenzia prevalentemente nella ripresa. Fermamente intenzionati a mettersi in salvo, i rossoblu avanzano il baricentro e mettono alle corde i temuti rivali di turno, costretti per forza di cose ad affidarsi in prevalenza alle giocate di rimessa. La squadra allenata da Sebastiani, a metà tempo, ha una buona chance per pareggiare i conti a seguito di un appetitoso cross dalla corsia sinistra di Gianfrancesco per Braccini. La punta pometina, però, cicca clamorosamente il pallone a un metro dalla linea di porta e getta alle ortiche una ghiotta opportunità per rientrare in partita. Qualche minuto più tardi, invece, fa meglio dell’attaccante rossoblu il nuovo entrato del Colosseum, Stornelli, che impegna seriamente Crisafulli con un pericoloso diagonale. L’esperto numero uno, però, non si fa cogliere di sorpresa e, con una provvidenziale deviazione con i pugni, appoggia la palla in corner. Successivamente ci prova per i rossoblu il generoso Caldararu a ricucire lo strappo. Il difensore pometino, appena entrato in campo, inventa un pallonetto dalla lunga distanza e costringe Blundo ad alzare il pallone oltre la traversa con un efficace colpo di reni. Vista la buona giornata al tiro, lo stesso difensore di Sebastiani riprova a sorprendere l’estremo romano con una forte conclusione da venti metri, ma anche in questo caso il portiere del Real Colosseum si rifugia in corner. Il ritmo sale e tutti gli effettivi della Città di Pomezia partecipano alla manovra offensiva. A riprova di un maggior possesso palla, la compagine del presidente Maniscalco ha una buona chance con Puxeddu, il quale si vede negare dalla traversa un gol che sembrava fatto alla maggior parte degli sportivi presenti in tribuna. Poco male. Ci pensa il difensore centrale Asetta a far quadrare i conti a cinque minuti dalla fine quando riesce a beffare tutta la retroguardia romana con un colpo di testa sotto misura e a superare l’attonito Blundo. Pungolato nell’orgoglio, il Real Colosseum non accetta il pari e prova a forzare il fortino eretto da Crisafulli e compagni. Tocca proprio al portiere rossoblu evitare la beffa, come è successo contro lo Sporting Genzano nello scorso turno casalingo. Il numero uno pometino, con un’uscita al limite della perfezione, toglie dalla testa di Magrelli la palla che poteva voler dire sconfitta. Scampato il pericolo, la Città di Pomezia, alza ulteriormente l’asticella del livello di concentrazione, tiene bene il campo sino al termine, conquista un punto più che meritato e, al triplice fischio dell’arbitro, si toglie la soddisfazione di ricevere anche i complimenti degli avversari per aver disputato una gara molto valida sotto il profilo squisitamente tecnico-tattico.
Luciano Risa
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