I numeri non ammettono repliche. L’Anzio Calcio sta accusando una netta flessione sotto il profilo dei risultati. La squadra allenata da mister Guida si inchina, sul manto sintetico dello stadio “Bartolani” di Cisterna, a una motivatissima Gelbison (1-2), subisce la terza sconfitta nelle ultime quattro gare disputate e continua a perdere quota in classifica generale. Di Mino e compagni, a seguito di tale passaggio a vuoto, subiscono il sorpasso del Trastevere e scivolano dal quinto al sesto posto. Nonostante le pesanti defezioni di tre giocatori importanti come capitan Sirignano, Cori e Pompei, la compagine anziate comincia la gara sotto i migliori auspici e, alla prima occasione favorevole, sblocca il punteggio sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Il solito Paglia disegna una parabola perfetta e serve nei pressi del secondo palo Bartolocci, il quale colpisce di testa da distanza ravvicinata, ma trova la respinta proprio sulla riga di porta di Viscomi. Il pallone, però, resta nell’area piccola. Il più lesto di tutti è Valentini, il quale fa centro da pochi passi e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni. La squadra di Guida, a metà frazione, prova a consolidare il vantaggio con Bartolotta, il quale tenta la conclusione dal vertice sinistro dell’area. La sua mira, però, risulta leggermente imprecisa: la sfera termina di poco sul fondo. L’Anzio Calcio, prima del riposo, si costruisce una grande chance per raddoppiare, ma l’estremo difensore campano prima respinge la conclusione di Bartolotta e, poi, blocca in due tempi il tap-in di Scaffidi. Il copione della gara cambia completamente nella ripresa. La compagine di Giampà prende subito in mano il pallino del gioco e pareggia i conti con Oliveira, subentrato nei minuti di recupero del primo tempo al posto dell’infortunato Dambros. L’attaccante si fa trovare al posto giusto nel cuore dell’area e finalizza, con una conclusione di destro, un pregevole spunto sulla corsia sinistra di Coscia. I salernitani, sulle ali dell’entusiasmo, continuano a spingersi in avanti e sfiorano il raddoppio con Golfo, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, a seguito di una splendida verticalizzazione di Salzano, elude l’intervento di Testagrossa proteso in uscita, ma si vede negare la gioia del gol dalla trasversale. La compagine di Vallo della Lucania non molla la presa e, al minuto numero undici, realizza la rete del raddoppio su un’azione simile a quella del pareggio. Il solito Coscia si libera sulla corsia sinistra e crossa al centro dell’area un invitante pallone per Oliveira, il quale fa centro con un preciso colpo di testa e, pur partendo dalla panchina, si toglie la soddisfazione di iscrivere nuovamente il proprio nome nel registro dei marcatori. L’Anzio Calcio, pungolato nell’orgoglio, si rimbocca le maniche e prova a rientrare in partita, ma la Gelbison copre bene tutti gli spazi nella propria metà campo. I neroniani, di conseguenza, provano a far breccia nella solida retroguardia rivale soprattutto sui calci piazzati. Lo specialista Falasca, poco prima della mezzora, si incarica della battuta di una punizione dalla destra, calcia direttamente in porta, ma si vede voltare le spalle dalla fortuna. La sfera si stampa sulla traversa. La formazione del presidente Rizzaro, nelle battute finali del match, prova generosamente a salvare il salvabile. Buona volontà, però, non fa rima con rimonta. Costa e soci, di conseguenza, escono per la seconda volta consecutiva a mani vuote dal Bartolani.
Antonio Gravante
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