Il quarto risultato utile su cinque gare disputate sotto la gestione Venturi non basta per far tornare il sorriso all’Anziolavinio. La squadra neroniana spartisce la posta in palio, tra le mura amiche del “Bruschini”, contro il Fondi (0-0), rimane ugualmente all’ultimo posto a pari merito con il Budoni e il Cynthia 1929, raggiunto a quota sei punti, e rimanda ulteriormente a data da destinarsi l’agognata sferzata sotto il profilo dei risultati, fondamentale per tirarsi quanto prima fuori dalle acque basse della classifica. Il verdetto del campo, tutto sommato, appare sostanzialmente giusto: le due contendenti si sono in pratica equivalse per l’intero arco dei novanta minuti e hanno riservato poche emozioni al discreto pubblico presente in tribuna. A interrompere una lunga fase di studio è la squadra allenata dal neotecnico Pochesci, che va due volte alla conclusione da fuori area con Diamè e Nappo nella fase centrale del tempo. Il primo trova puntuale alla presa l’attento Rizzaro, mentre il secondo spedisce di poco la sfera sul fondo. L’Anziolavinio, dal canto suo, poco dopo la mezzora, ha una buona chance sugli sviluppi di un cross di Metta, il quale prova a servire al centro dell’area Tulli, ma l’attaccante biancazzurro viene anticipato al momento della conclusione da un difensore rivale. Nei restanti minuti del primo tempo, alla resa dei conti, non accade nulla di eclatante. Le due squadre, di conseguenza, guadagnano la via degli spogliatoi sul punteggio di partenza. La ripresa, per grandi linee, comincia sulla falsariga dei primi quarantacinque minuti. I ritmi sono piuttosto blandi. Le difese, di conseguenza, non hanno alcuna difficoltà a chiudere tutti i varchi ai rispettivi avanti rivali. I neroniani, però, hanno una buona chance con il solito Alfonsi, il quale non inquadra di poco lo specchio della porta su calcio da fermo, mentre la squadra di Pochesci replica a capitan Guida e soci con il neoentrato Mastroianni, che spedisce la sfera di poco sopra la traversa della porta difesa da Rizzaro con una staffilata dalla media distanza. Non trovando particolari sbocchi per finalizzare la propria manovra offensiva, l’Anziolavinio prova a spezzare l’equilibrio di nuovo su palla inattiva. Lo specialista Alfonsi si incarica della battuta di una punizione dal limite dell’area, effettua una splendida parabola a girare, ma esalta i riflessi di Coletta, il quale si rifugia in corner con un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. Lo stesso Alfonsi, una decina di minuti più tardi, ha un’altra opportunità sempre su punizione, ma sbaglia leggermente la mira e spedisce la sfera di poco a lato del palo alla destra di Coletta. La gara, con il trascorrere dei minuti, sale di tono: Anziolavinio e Fondi provano a spostare in extremis l’ago della bilancia dalla propria parte. La formazione più pericolosa è quella guidata da Venturi, che mette i brividi agli avversari sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina del solito Alfonsi. Il generoso Lupi calcia in pratica a botta sicura dall’interno dell’area, ma viene contrato da un difensore rossoblu. Sul susseguente ribaltamento di fronte, invece, i neroniani rimangono in dieci per l’espulsione di Mortaroli, reo di un brutto fallo ai danni di Donisa. Nei restanti minuti di gioco, invece, non accade nulla di significativo se si eccettua un colpo di testa di Tulli leggermente impreciso. L’Anziolavinio, dunque, racimola un punto e, a dispetto dei buoni propositi della vigilia, continua a tradire le attese dal punto di vista dei risultati. Il Fondi, invece, comincia con un pareggio la gestione Pochesci. L’esperto allenatore, logicamente, ha bisogno di qualche settimana di tempo per trovare la classica quadratura del cerchio, ma ha i giusti requisiti, dall’alto del suo notevole bagaglio di esperienza, per far cambiare marcia alla sua nuova squadra e ottenere dei risultati in perfetta linea con i programmi stagionali societari.
Antonio Gravante
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