Missione compiuta. Costretta a fare di necessità virtù, a causa dell’espulsione dopo soltanto sette giri di lancette di Montella, l’Aprilia sfodera una prova tutto cuore e grinta, batte a domicilio l’Ostia Mare (0-1), riscatta l’eliminazione subita per mano dei lidensi in Coppa Italia e prosegue l’ascesa verso i quartieri nobili della classifica. La squadra allenata da Venturi, a seguito di tale exploit, archivia il mese di ottobre con un bilancio di quattro vittorie e un pareggio, si conferma una delle compagini più in forma del girone e ribadisce, contro una rivale da prendere con le classiche molle, di avere i giusti requisiti per disputare una stagione da protagonista. La gara comincia subito in salita per i pontini. Capitan Montella commette un fallo di reazione ai danni di Colantoni, si vede sventagliare in faccia il cartellino rosso dall’arbitro e costringe la sua squadra a giocare per la quasi totalità del match in dieci contro undici. Agevolata nel proprio compito dalla superiorità numerica, l’Ostia Mare esercita per tutto il primo tempo un maggior predominio territoriale, ma il pacchetto arretrato biancoceleste si conferma all’altezza della situazione e permette a Del Moro di non essere chiamato seriamente in causa. L’Aprilia riparte di slancio nella ripresa e, nei primissimi minuti, sfiora la marcatura con Sossai e Bosi, i quali si vedono negare la gioia del gol dall’ottimo Barrago, bravo a sventare la minaccia con due interventi dall’elevato coefficiente di difficoltà. La formazione di Venturi, al terzo tentativo, sblocca il punteggio per merito Bosi, il quale sfugge abilmente alle grinfie di La Rosa, entra minaccioso in area e, con una splendida conclusione a incrociare, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali più lontano. Successivamente l’Ostia Mare prova a cambiare marcia, ma il pacchetto arretrato pontino, guidato in maniera impeccabile da Sossai e Valentini, vince sistematicamente il confronto a distanza con gli avanti biancoviola. Le rondinelle, tutto sommato, rischiano qualcosa nel finale, ma riescono a conservare inviolata la propria porta, passano alla cassa a riscuotere tre punti di platino e proseguono a vele spiegate la scalata verso una posizione di classifica più consona al proprio valore.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA