

Buona anche l’ultima. L’Aranova sfrutta al meglio il fattore campo con l’Ottavia (3-2), colleziona il successo numero quattordici in campionato e, per la gioia dei propri sostenitori, archivia con un ottimo sesto posto l’ennesima avventura consecutiva in Eccellenza. La compagine capitolina, invece, termina la regular-season in quattordicesima posizione e, come da regolamento, sarà costretta a giocarsi la riconferma nel massimo proscenio calcistico regionale nello spareggio play-out con la Sorianese. La formazione allenata da mister Scarfini prende subito in mano il pallino del gioco e, a riprova di un maggior predominio territoriale, spezza l’equilibrio con Teti, bravo a finalizzare, con un preciso colpo di testa, un cross dalla corsia destra di Diakite. Lo stesso Teti, poco prima dell’intervallo, concede il bis sempre dall’interno dell’area. Il prolifico attaccante fa leva sul suo innato fiuto per il gol, capitalizza al meglio un preciso traversone di Matteoli e consente alla sua squadra di andare al riposo con due reti di vantaggio. Animata da una grande voglia di rivalsa, la compagine allenata dall’esperto Porcelli cambia marcia nel corso della ripresa, si mostra più propositiva e, a metà frazione, ricuce lo strappo grazie alle reti di Savioli e Orgera, bravissimi a farsi trovare al posto giusto al momento giusto nel cuore dell’area e a infilare da pochi passi l’incolpevole Zonfrilli. Fermamente intenzionati a congedarsi dai propri sostenitori con una vittoria, i ragazzi del presidente Schiavi hanno una rabbiosa reazione, avanzano nuovamente il baricentro e, due minuti dopo la mezz’ora, calano il tris su calcio di rigore, assegnato dall’arbitro per un fallo commesso da Savioli ai danni del generoso Germoni. Sul dischetto, come al solito, si presenta lo stesso Germoni, il quale fa centro con una precisa esecuzione angolata, si conferma un ottimo cecchino dagli undici metri e sposta nuovamente l’ago della bilancia dalla parte dei rossoblù. Galvanizzata nel morale, l’Aranova mostra i muscoli nelle battute finali della gara, controlla il veemente forcing dei capitolini, conduce in porto la vittoria e conclude in bellezza una stagione disputata da assoluta protagonista.
Antonio Gravante
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