



Uno splendido sinistro di collo pieno dalla trequarti campo di Giovanni Di Raimo, nel momento topico della ripresa, permette alla Francia di avere ragione, al termine di cinquanta minuti piuttosto tirati, di una generosa Olanda (1-0) e conquistare per la seconda stagione consecutiva il pass per la finalissima. La prima occasione importante della gara è di marca orange: Salustri tenta la conclusione dalla lunga distanza e indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali. L’attento Caianiello, però, non si lascia cogliere impreparato, si distende in tuffo sulla sua sinistra e si rifugia in corner. La replica dei transalpini è immediata: Ferro ha una buona chance per aprire le danze, calcia dall’interno dell’area, ma esalta i riflessi di Caianiello, bravo anche in questa circostanza ad evitare il peggio con un intervento in tuffo strappa-applausi. La Francia inizia la ripresa con piglio autoritario, si fa apprezzare per alcune azioni corali lineari e sfiora la marcatura con Trabocchini, il quale si presenta a tu per tu per con Caianiello, ma si vede chiudere lo specchio della porta dall’estremo difensore olandese. Subito dopo ci prova Formicola a scardinare il bunker difensivo rivale sugli sviluppi di una rapida verticalizzazione di Di Raimo. Il duttile centrocampista, al momento della conclusione in porta, viene anticipato da Caianiello, bravo a leggere al meglio la situazione delicata e a sventare la minaccia. Scampato il pericolo, la squadra allenata da Franco Mancini si scuote, avanza il raggio d’azione e sfiora la marcatura con Marcotulli, il quale ha sui piedi, in un paio di circostanze, la palla del possibile vantaggio, ma a dispetto delle proprie doti realizzative non riesce a piazzare la stoccata vincente. La sfida prosegue su ritmi elevati: le due contendenti provano a spostare l’ago della bilancia dalla rispettiva parte. Il settebello allenato da Stella, indisponibile e sostituito in panchina da mister Gaetano Proietti, mette i brividi ai rivali di turno su calcio da fermo. Lo specialista Di Raimo colpisce in pieno la traversa a portiere battuto. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al gol dei transalpini griffato dallo stesso Di Raimo. Il numero dieci dei “blues” si coordina alla perfezione sulla trequarti campo, a seguito di una rimessa laterale dal versante opposto, e con un sinistro dalla precisione chirurgica incastra la sfera nell’angolino basso più lontano. L’Olanda non ci sta, produce il massimo sforzo e sfiora la parità con Tarantino, il quale pecca di cinismo da posizione favorevole e non inquadra clamorosamente lo specchio della porta. La squadra transalpina, nelle battute finali del match, gestisce al meglio la rete di vantaggio e corona il sogno nel cassetto di rimanere in piena corsa per la vittoria finale.
Antonio Gravante
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