



La seconda squadra finalista della decima edizione del Mundialido si decide alla lotteria dei calci di rigore. Sfoderando una prova collettiva tutto cuore e grinta, l’Inghilterra acciuffa in extremis il pareggio nei tempi regolamentari contro la Germania, grazie a una doppietta dell’esperto Paiardini, e poi sposta l’ago della bilancia dalla propria parte dal dischetto grazie al bomber Mammarella, bravo a trasformare, con grande freddezza, il decimo e decisivo penalty (6-5). A rompere gli indugi è la compagine d’Oltre Manica: Umena, servito alla perfezione dalla propria metà campo da Crisci, vince il duello in velocità con il diretto marcatore e calcia in corsa. L’attento Capozzolo, con un’ottima scelta di tempo, esce fuori dai pali e chiude lo specchio della porta al prolifico attaccante inglese. La Germania, poco più tardi, sfiora la marcatura direttamente su calcio da fermo dalla media distanza. Lo specialista Dante Marcelletti opta per la soluzione di potenza, ma si vede negare la gioia del gol dal compagno di squadra Vita, il quale non riesce a togliersi dalla traiettoria e permette agli avversari di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. La compagine di mister Pierotti non molla la presa e, poco più tardi, colleziona un’altra occasione importante: Vita salta Palma in uscita con un elegante “sombrero” e calcia a botta sicura nella porta sguarnita, ma la sua conclusione risulta troppo debole. Il grintoso Paiardini, con un provvidenziale intervento in estirada, allontana il pallone nei pressi della linea bianca, evita una marcatura che appariva praticamente fatta e si guadagna gli applausi dagli sportivi presenti in tribuna per lo splendido gesto atletico. La Germania, sulle ali dell’entusiasmo, continua a fare la partita e passa in vantaggio grazie a Vita, bravo a girare di testa in fondo al sacco un corner calciato alla perfezione da Riccardo Del Grosso. Il settebello di Pierotti, qualche giro di lancette più tardi, concede il bis con Konov, il quale trova il varco giusto per calciare in porta sulla trequarti campo destra e infila Palma con una precisa conclusione di collo pieno. Nonostante il morale sotto i tacchi per il micidiale uno-due incassato, l’Inghilterra ha una generosa impennata d’orgoglio e, prima del riposo, dimezza le distanze con Leli. Il centrocampista trafigge Capozzolo con un gran destro a incrociare dall’interno dell’area, infila il pallone sotto l’incrocio dei pali più lontano e consente ai propri compagni di arrivare all’intervallo con una maggiore fiducia nei propri mezzi. La Germania parte forte nella ripresa e, a riprova di una marcata supremazia territoriale, allunga nel punteggio con il solito Konov, il quale firma la doppietta personale su tiro da fermo e si conferma uno dei giocatori più prolifici anche in questa decima edizione del torneo amatoriale pometino. Partita chiusa? Neanche per sogno. L’Inghilterra, non avendo in pratica nulla da perdere, si spinge a testa bassa in avanti e, a tre minuti dalla conclusione, realizza la rete del raddoppio con Paiardini, bravo a riaprire le sorti della gara con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra da Mammarella. La formazione del presidente Marco Polidori, a quel punto, crede nella rimonta e, proprio allo scadere, ristabilisce l’equilibrio con un’azione in fotocopia alla rete del raddoppio. Il solito Mammarella effettua il secondo assist di giornata per Paiardini, il quale sfugge anche in questo caso alle grinfie dei difensori tedeschi, trafigge nuovamente Capozzolo con un bel colpo di testa e, di conseguenza, rimanda l’esito del match ai calci di rigore. Le due contendenti arrivano al decisivo penalty a braccetto (due penalty realizzati e altrettanti sbagliati n.d.d.). La Germania fallisce il quinto tiro dai sei metri con Riccardo Del Grosso, che non inquadra lo specchio della porta a dispetto delle sue acclarate qualità realizzative. La responsabilità dell’accesso alla finalissima per l’Inghilterra, di conseguenza, passa tutta su Mammarella. Il numero dieci si presenta sul dischetto con la massima concentrazione, trafigge Capozzolo con una conclusione a mezza altezza e permette alla propria squadra di conquistare il lasciapassare per la finalissima della manifestazione sportiva pometina.
Antonio Gravante
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