Brutto scivolone casalingo dell’Atletico Torvaianica. La formazione allenata da Maurizio Bussi stecca la sfida del Comunale di via Zara con la Pro Calcio Cecchina (0-3), prolunga la striscia negativa in campionato, dopo il passaggio a vuoto dell’esordio sul campo dell’Atletico Grifone, e rimane ancora fermo ai blocchi di partenza. La formazione castellana, al decimo giro di orologio, mette i brividi ai pometini con Simone D’Ubaldo, il quale controlla la sfera nei pressi del limite dell’area, calcia in porta, ma Buffoni si fa trovare puntuale alla respinta in angolo. La Pro Calcio Cecchina, nei minuti seguenti, tiene bene il campo e, intorno alla mezzora, spezza l’equilibrio con Ghirardi, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, aggredisce lo spazio vuoto e infila l’incolpevole Buffoni proteso in uscita. Anche la ripresa comincia sotto il segno della compagine dei Castelli Romani, che si fa apprezzare per una solida compattezza tra i reparti e, al quarto d’ora, consolida il vantaggio con Demetrio, abile a finalizzare da distanza ravvicinata una bella azione personale sulla corsia sinistra del baby Capraro. Sotto di due reti, l’Atletico Torvaianica si rimbocca le maniche e prova a rientrare in partita. I ragazzi di Bussi, tutto sommato, hanno due buone chance con Borrelli e Fortino. Il primo elude l’intervento di Mancini, ma si vede negare la gioia del gol da Colagrossi, bravo a sbrogliare una situazione piuttosto delicata nei pressi della linea di porta, mentre il secondo, al termine una bella giocata individuale, fallisce di poco il bersaglio grosso. A trovare la via del gol, invece, è ancora la Pro Calcio Cecchina, che mette al sicuro la prima vittoria in campionato con il neoentrato Valerio D’Ubaldo, il quale finalizza da pochi passi, con un comodo tap-in, una lineare manovra corale. L’Atletico Torvaianica, nelle battute conclusive del match, prova quantomeno a realizzare la classica rete della bandiera, ma non riesce a far breccia nella solida retroguardia castellana e si trova costretto a incassare una rotonda sconfitta casalinga.
Antonio Gravante
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