La matricola Cedial Lido dei Pini getta alle ortiche una ghiotta opportunità per mettere molto più fieno in cascina per l’inverno. La formazione ardeatina, pur giocando quasi la totalità del match in superiorità numerica a causa dell’espulsione di Bellucci, allontanato dopo soltanto tre minuti dall’arbitro per aver proferito un’espressione blasfema, divide la posta in palio contro il temuto Gaeta (1-1), ma riesce a confermarsi ugualmente nella zona medio-alta della graduatoria a ridosso delle principali pretendenti al salto di categoria. Mister Panicci, per l’occasione, può contare sul prezioso rientro di Cristofari, tornato abile e arruolato dopo l’infortunio subito nella sfida di andata del turno preliminare di Coppa Italia con la Boreale. La gara comincia subito con un episodio saliente. La compagine del Golfo rimane in dieci per l’espulsione rimediata da Bellucci. Il fischietto capitolino applica alla lettera il regolamento e spedisce immediatamente sotto la doccia il numero quattro biancorosso. Agevolati nel proprio compito dal fatto di giocare con un uomo in più, gli ardeatini prendono in mano le redini del gioco, si spingono in avanti con regolarità, ma faticano a trovare i varchi giusti per andare alla conclusione. Dopo venti minuti senza particolari emozioni, il Cedial Lido dei Pini sfiora la marcatura direttamente su calcio piazzato. Il bomber Cristofari costringe Testa a una provvidenziale respinta con i pugni. La formazione di Melchionna, poco più tardi, va vicinissima al vantaggio con Lombardi, il quale tenta di capitalizzare al massimo un preciso cross di Fanelli, ma l’attento Giudice, ben piazzato tra i pali, blocca la sfera senza problemi. I biancorossi, subito dopo, provano a spezzare l’equilibrio dalla media distanza: Marzullo carica il sinistro da fuori area, Giudice, però, risponde presente e fa buona guardia. A ridosso dell’intervallo, invece, la squadra di Panicci mette i brividi agli avversari su palla inattiva con il solito Cristofari. Il numero Testa, però, non si lascia sorprendere e si fa apprezzare per una parata in due tempi. La ripresa, tutto sommato, si apre con un’azione pericolosa del Cedial Lido dei Pini. Il generoso Frezzotti non inquadra lo specchio della porta da posizione leggermente defilata. Trascorrono pochi minuti e il Gaeta crea un serio grattacapo ai gialloroyal sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. A seguito di contrasto tra Cirilli e Sebastianelli, la palla si alza e Giudice si trova costretto a una provvidenziale deviazione in corner. I gialloroyal, al quarto d’ora, hanno una ghiotta occasione per forzare il bunker avversario con Porcari. L’ex centrocampista del Nettuno, servito in profondità da Cristofari, si presenta a tu per tu con Testa, calcia in pratica a botta sicura, ma spedisce la sfera di poco sopra la trasversale. A metà frazione, invece, la gara si sblocca. Il Gaeta passa in vantaggio per merito di Fanelli, il quale trafigge Giudice con un beffardo cross di esterno destro. Il Cedial Lido dei Pini, a quel punto, ha una rabbiosa impennata d’orgoglio e, alla successiva azione offensiva, pareggia i conti con il solito Drago, il quale trafigge Testa con un chirurgico sinistro dal limite dell’area e si toglie la soddisfazione personale di realizzare l’ennesima rete dal peso specifico rilevante stagionale. La formazione del presidente Montioni, intorno alla mezzora, prova a capovolgere del tutto la situazione a suo favore con Porcari, il quale calcia da posizione favorevole, ma trova Testa pronto a sventare la minaccia. Il numero uno biancorosso si rifugia in corner. Successivamente le due contendenti alzano il ritmo nella speranza di conquistare più punti possibili. La squadra di Melchionna, poco più tardi, fallisce una nitida occasione da gol con il neoentrato Cerro, il quale ha sul piede destro la palla buona per raddoppiare, ma pecca di cinismo e fallisce il bersaglio grosso. I biancorossi, pur giocando in dieci contro undici, provano a spostare gli equilibri dalla propria parte nelle battute conclusive del match. Il grintoso Vitale calcia di collo pieno dai venti metri, a seguito di una corta respinta della difesa ardeatina, ma trova un reattivo Giudice a negargli la gioia del gol. L’estremo difensore gialloroyal si esibisce in uno strepitoso intervento in tuffo, respinge la sfera e consente alla propria squadra di prolungare a cinque gare la striscia positiva tra campionato e Coppa Italia.
Antonio Gravante
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