Un’altra sconfitta esterna. La quinta su sette gare di campionato disputate lontano dalle mura amiche dell’Anco Marzio. La formazione allenata da Minicleri, nell’anticipo della quattordicesima giornata, si inchina di fronte al blasonato Grosseto (1-0), prolunga la striscia negativa e continua a ricoprire un ruolo di secondo piano nel proprio girone di appartenenza. Il primo quarto d’ora risulta piuttosto bloccato: toscani e lidensi stentano a ingranare la marcia giusta, si affrontano soprattutto nella zona mediana e non chiamano mai seriamente in causa Raffaelli e Morlupo. La formazione biancorossa, al minuto numero diciassette, tenta il primo vero assalto alla porta capitolina: Benucci non inquadra dal limite dell’area lo spazio delimitato dai tre legni. Il match, nei giri di lancette a cavallo della mezzora, scivola via senza particolari sussulti: il gioco ristagna a lungo a centrocampo. Il Grosseto forza leggermente il ritmo nelle battute finali del primo tempo e va vicinissimo al vantaggio con Mobilio, il quale colpisce in pieno la traversale. Sulla susseguente ribattuta, la sfera arriva dalle parti del bomber Mazierli, il quale pecca di cinismo e alza troppo la mira da posizione più che favorevole. La compagine toscana, nella prima parte della ripresa, trova la giocata giusta per scardinare il bunker difensivo biancoviola per merito di Mobilio, lesto a infilare Morlupo, con un intervento in estirada, sugli sviluppi di un perfetto cross di Benucci. Pungolata nell’orgoglio, la squadra guidata da Minincleri ha una rabbiosa reazione e prova a rimettere le cose a posto con Angiulli. Il centrocampista tenta la conclusione da fuori area, ma Raffaelli non si lascia sorprendere e blocca la sfera con sicurezza. I biancoviola, a metà periodo, hanno una buona chance per raddrizzare le sorti della gara con Kouko. Il bomber ivoriano non riesce a piazzare la stoccata vincente da pochi passi sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. L’Ostiamare, nell’ultimo quarto di gara, si riversa a testa bassa in avanti e tenta generosamente di fare risultato, ma il Grosseto si conferma una squadra quadrata, gestisce il minimo vantaggio sino al triplice fischio, inanella la quinta vittoria consecutiva e si conferma con pieno merito nelle sfere nobili della graduatoria. La formazione lidense, invece, manda giù un altro boccone amaro e, a dispetto dei buoni propositi di inizio campionato, continua a disputare una stagione nettamente al di sotto delle ambizioni societarie.
Antonio Gravante
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