L’Unipomezia archivia in bellezza il ciclo di amichevoli fuori regione. Dopo aver battuto in rimonta l’Albalonga, la squadra allenata da Cangiano si toglie la soddisfazione di vincere anche la sfida con il Campobasso (1-0), acquisisce una maggiore fiducia nei propri mezzi e prosegue sotto i migliori auspici la marcia di avvicinamento alla seconda avventura consecutiva in Eccellenza. La sfida del “Nuovo Romagnoli”, statistiche alla mano, si è decisa dal dischetto. La formazione del presidente Valle, tutto sommato, deve ringraziare Delgado e Santi per aver fatto un’altra vittima illustre. L’ex bomber del Serpentara, a metà ripresa, ha trasformato con un’esecuzione perfetta un calcio di rigore, mentre l’esperto portiere, in piena zona Cesarini, ha neutralizzato il tiro dagli undici metri di D’Agostino e ha consentito alla sua squadra di ottenere un successo che fa soprattutto morale. Il primo tempo risulta piuttosto equilibrato. Le due contendenti si affrontano a viso aperto, sciorinano svariate manovre corali lineari, ma faticano a pungere negli ultimi sedici metri. I pacchetti arretrati vincono nettamente il confronto a distanza con gli avanti rivali e consentono ai rispettivi portieri di non essere mai chiamati seriamente in causa. La gara si sblocca al quarto d’ora della ripresa. L’Unipomezia spezza l’equilibrio per merito del bomber Delgado, il quale trasforma un calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo commesso da Lagnena ai suoi danni. Pungolato nell’orgoglio, il Campobasso ha una generosa reazione, avanza il baricentro e mette i brividi ai pometini con Sorrentino e Capozzi, i quali non riescono a finalizzare due lineari azioni manovrate. La squadra abruzzese, poco più tardi, va vicinissima al pareggio con Lagnena, il quale lambisce il palo con una splendida conclusione da posizione defilata. La sfera fa la classica barba al palo e termina sul fondo. Il Campobasso, però, non si dà per vinto e, poco prima del triplice fischio, ha una ghiotta opportunità per raddrizzare le sorti della gara su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Santi ai danni di Frabotta. Sul dischetto si presenta il neoacquisto D’Agostino, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma Santi si conferma all’altezza della sua fama, si distende in tuffo sulla sua sinistra, sventa la minaccia e regala all’Unipomezia la seconda vittoria consecutiva del precampionato.
Antonio Gravante
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