Meglio in trasferta che in casa. L’Unipomezia Virtus batte a domicilio, con il classico punteggio all’inglese, il temuto Serpentara (0-2), inanella la seconda vittoria consecutiva esterna in campionato e, a seguito della concomitante sconfitta dell’Arce a Pomezia, assottiglia a quattro lunghezze il gap dalla salvezza diretta in Eccellenza. La squadra del presidente Walter Valle ipoteca l’intero bottino nel primo quarto di gara grazie a un micidiale uno-due griffato da Morici e Lupi. Il centrocampista spezza l’equilibrio, al sesto giro di lancette, con una rete degna dei migliori palcoscenici nazionali. Il numero otto rossoblu nota Palombo fuori dai pali e opta per la conclusione in porta addirittura dal cerchio di centrocampo. Tale scelta si rivela azzeccata. La sfera si incastra in fondo al sacco. L’Unipomezia Virtus, dunque, indirizza subito il match nei binari più congeniali. La formazione allenata da Punzi, al minuto numero ventiquattro, consolida il vantaggio al termine di una bella giocata in velocità. Il talentuoso Valle, dalla trequarti campo, favorisce la progressione di Lupi, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto, elude con un sontuoso colpo da sotto l’intervento di Palombo proteso in uscita e iscrive anche il proprio nome nel registro dei marcatori. Pungolato nell’orgoglio, il Serpentara ha una generosa reazione e, poco prima dell’intervallo, sfiora la marcatura con Cestrone, il quale calcia di prima intenzione dal limite dell’area, ma esalta i riflessi di Santi, bravo nella circostanza a rifugiarsi in corner con un prodigioso intervento d’istinto e a mantenere gli avversari a distanza di sicurezza. Costretta a inseguire il risultato, la formazione guidata da Baiocco avanza il baricentro nella ripresa e costringe Cerro e soci a replicare più che altro di rimessa. L’Unipomezia Virtus, dal canto suo, si fa apprezzare anche in questo caso per un’ottima solidità difensiva e rischia grosso soltanto in due circostanze. Le occasioni più nitide del Serpentara capitano sui piedi di Ventura e Tozzi. Il primo non riesce a risolvere nel migliore dei modi una concitata mischia in piena area di rigore, mentre il prolifico attaccante si vede negare, nelle battute finali del match, la gioia del gol dall’ottimo Santi, il quale sventa la minaccia con un parata dal medio coefficiente di difficoltà e consente all’Unipomezia Virtus di amministrare senza soverchie difficoltà, sino al triplice fischio dell’arbitro, una situazione di duplice vantaggio.
Antonio Gravante
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