Preso letteralmente per mano da uno scatenato Damiani, autore di una doppietta nel momento topico della ripresa, il Nettuno conquista in rimonta un prezioso punto, tra le mura di casa del Masin, contro un generoso Arce (2-2), ottiene il secondo risultato utile consecutivo dopo il blitz di Palestrina e archivia le prime sei giornate di campionato con la media esatta di un punto a partita. Le due contendenti, statistiche alla mano, si sono divise equamente un tempo a testa. La squadra allenata da Mizzoni, oltre a realizzare due reti con l’ottimo Spila, ha conservato saldamente in mano il pallino del gioco nel corso del primo tempo, mentre nella ripresa sono usciti fuori alla distanza i verdeblu, i quali hanno capitalizzato al meglio la superiorità numerica, scaturita per l’espulsione dello stesso Spila, hanno rimontato il duplice svantaggio e hanno ottenuto un punto molto importante soprattutto per il morale. L’Arce scende in campo con la massima concentrazione e, sin dai primi minuti, si fa apprezzare per una solida compattezza tra i reparti. La compagine ciociara ha una buona occasione per spezzare l’equilibrio al ventesimo giro di orologio con Spila, il quale alza troppo la mira da posizione più che favorevole e spedisce la sfera sopra la trasversale. Tale episodio, in ogni modo, fa da preludio al vantaggio dell’Arce. I frusinati, infatti, un minuto più tardi passano a condurre su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un contatto in area tra Fratticci e Ambrifi. Sul dischetto si presenta lo specialista Spila, il quale trafigge inesorabilmente Marinelli e si fa perdonare del madornale errore commesso in precedenza. Successivamente l’Arce continua a interpretare la gara con la giusta sagacia tattica e, poco dopo la mezzora, allunga nel punteggio per merito di Spila, il quale approfitta di una grave indecisione di Marinelli, sigla la doppietta personale e consente ai propri compagni di guadagnare la via degli spogliatoi sul duplice vantaggio. Ad inizio ripresa, tutto sommato, si registra uno degli episodi salienti dell’incontro. Il bomber Spila si vede sventagliare in faccia dal signor Franco di Locri il secondo cartellino giallo e costringe la sua squadra a giocare oltre quaranta minuti in dieci contro undici. Il Nettuno, a quel punto, moltiplica gli sforzi, si spinge a testa bassa in avanti e, per la gioia dei propri sostenitori, raddrizza le sorti della gara grazie a un micidiale uno-due griffato da Damiani. Il numero nove verdeblu fa valere in entrambi i casi le proprie doti di rapinatore d’area, trafigge due volte Gori da distanza ravvicinata e si conferma una pedina molto importante dello scacchiere di mister Ludovisi. L’ultimo terzo di gara, invece, non riserva particolari spunti di rilievo. Le due squadre preferiscono ricorrere più volte al fallo sistematico nella zona mediana per interrompere la manovra degli avversari. L’arbitro, di conseguenza, si trova costretto a usare le maniere forti per tenere in pugno le redini del match e manda anzitempo altri due giocatori sotto la doccia. La formazione del presidente Tommasi rimane in dieci per il rosso rimediato da Frattici, allontanato dal fischietto calabrese intorno alla mezzora per doppio giallo, mentre i ciociari restano addirittura in nove, a cinque minuti dalla fine, per l’espulsione di Dragos, reo di un brutto intervento ai danni di un avversario. La gara, in ogni modo, scivola via senza particolari sussulti sino al termine. Il Nettuno, tutto sommato, ha validi motivi per guardare il classico bicchiere mezzo pieno. Conciatori e soci, pur avendo regalato un tempo agli avversari di turno, sono riusciti a rimontare nella ripresa due reti di svantaggio e hanno centrato in pieno l’obiettivo minimo di prolungare la striscia positiva.
Antonio Gravante
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